Si è svolto nei giorni scorsi un dibattito digitale su X tra Donald Trump ed Elon Musk. I due personaggi sono piuttosto interessanti, e tra loro anche simili.
Al netto delle differenze, che pure ovviamente non mancano, li definirei due anomalie dell’ordine neoliberale. Che Trump e Musk siano entrambi figli dell’ordine capitalistico è, ça va sans dire, fuor discussione. Si tratta infatti di due miliardari che, nell’asimmetrico disordine della società turbo-capitalistica, sono a proprio agio come i topi nel cacio.
E tuttavia figurano pur sempre come anomalie, se si considera che in questi anni Trump e Musk hanno espresso posizioni per molti versi disorganiche rispetto all’ordine simbolico-egemonico.
Il dibattito digitale svoltosi su X è stato particolarmente interessante, soprattutto in ragione del fatto che sono emerse posizioni di Donald Trump decisamente poco ortodosse su alcuni dei nodali temi della politica estera. Come la stampa italiana ed europea non ha omesso di rimarcare con sdegno, Trump non ha condannato né Putin né Maduro, anzi, ha lasciato quasi emergere una obliqua simpatia per entrambi.
E molte altre posizioni poco ortodosse ha avuto modo di esprimere. Abbastanza scontata la critica piuttosto dura rivolta a Kamala Harris, la sua rivale nelle elezioni presidenziali, anche se in altra occasione Trump ha detto che con Kamala Harris l’America rischia di precipitare nel comunismo.
Una tesi mi sia consentito di dire del tutto demenziale, dato che Kamala Harris rappresenta semplicemente l’ordine neoliberale in tinta arcobaleno, il capitalismo estremo e selvaggio che si ammanta di arcobaleno, non certo per compensare o ridurre il capitalismo, ma semplicemente per completarlo anche nella sfera dei costumi.
Ridicola e demenziale, comunque, è stata la posizione dell’Unione Europea, che ha minacciato con i suoi squittii di porre in essere sanzioni contro le fake news di Twitter e di Trump. Insomma, all’Unione Europea non va bene che questi due protagonisti dell’ordine neoliberale, sia pure in forma di anomalia come dicevo, possano far valere una narrazione anche solo millimetricamente diversa rispetto a quella dominante. Ma che cos’è esattamente una fake news? Dire che 2 più 2 fa 5, o che la terra è piatta, sicuramente è una fake news.
Ma criticare la globalizzazione imperialistica statunitense è una fake news? E dire che Putin e Maduro non sono il male sulla terra figura come una fake news? Con la lotta alle fake news i padroni del discorso, deve essere chiaro, vogliono equiparare la critica alla globalizzazione imperialistica neoliberale o la critica all’ordine della civiltà del dollaro al dire che 2 più 2 fa 5 o che la terra è piatta.
Vogliono porre in essere questa identità per colpire in tal guisa chiunque osi dissentire dal pensiero unico politicamente corretto ed eticamente corrotto, proponendo una narrazione divergente. Con questo non intendo certo sostenere la tesi ridicola, che pure molte volte ho avuto mio malgrado modo di sentire, secondo cui Trump e Musk rappresenterebbero l’opposizione e l’alternativa rispetto all’ordine dominante.
Del quale non mi stanco di sostenere che entrambi sono soltanto due anomalie. Intendo però sottolineare come siamo al cospetto di un paradosso per cui anche due anomalie dell’ordine neoliberale che osano lievemente discostarsi dal suo ordine simbolico vengono duramente attaccati dallo stesso ordine neoliberale dominante.
Radioattività – Lampi del Pensiero Quotidiano con Diego Fusaro