L’attore Chris Langham entra nei panni di George Orwell in punto di morte e recita una delle sezioni più drammatiche di una delle più grandi opere del Novecento. L’idea di girare un documentario su Eric Arthur Blair, il vero nome dell’autore di 1984, venne alla televisione britannica. Fu la BBC nel 2003 a raccontare in un’ora e mezza vita, opere e morte di Orwell. Ma il momento saliente è quello in cui il fittizio Orwell intraprende una immaginaria ultima intervista. Mossa che oggi sarebbe decisamente anacronistica, visto che allo stato attuale lo scrittore britannico è puntualmente indicato come baluardo del complottismo. A tal punto che l’università di Northampton, nel Regno Unito, qualche anno fa avvertiva i suoi studenti che 1984 “affronta questioni impegnative relative a violenza, genere, sessualità, classe, razza, abusi, abusi sessuali, idee politiche e linguaggio offensivo”.
Nel pezzo di documentario riesumato, si parla proprio della sua più nota opera, nota per essere una previsione del mondo futuro: distopico e totalitario, dove il cittadino è controllato in ogni dove e in ogni minuto dal Partito unico.
La BBC decide di farne recitare una parte.
“Nel nostro mondo non vi saranno altri sentimenti oltre la paura, il furore, il trionfo, e l’automortifìcazione. L’istinto sessuale verrà sradicato. Noi aboliremo lo stesso piacere sessuale. Non esisterà più il concetto di lealtà, a meno che non si tratti di lealtà verso il Partito. Non ci sarà più amore eccetto l’amore per il Gran Fratello. Non ci sarà più il riso, eccetto il riso di trionfo su un nemico sconfitto. Non ci sarà più arte, più letteratura, più scienza. Una volta onnipotenti, non avremo più alcun bisogno della scienza. Non ci sarà più alcuna distinzione tra la bellezza e la bruttezza. Non vi sarà più alcun interesse, più alcun piacere a condurre l’esistenza“.
“Le soddisfazioni che derivano dallo spirito di emulazione non esisteranno più. Ma ci sarà sempre, intendimi bene, Winston, l’ubriacatura del potere, che crescerà e si perfezionerà costantemente e costantemente diverrà più raffinata e sottile. Sempre, a ogni momento, ci sarà il brivido della vittoria, la sensazione di vivido piacere che si ha nel calpestare un nemico disarmato. Se vuoi un simbolo figurato del futuro, immagina uno stivale che calpesta un volto umano… per sempre“. Il monito è il seguente: “Non lasciate che accada. Dipende solo da voi“.
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