“Per la serie ‘Ai confini dell’umanità’ oggi parleremo dei No Vax, un genere di primati appartenenti alla famiglia degli ominidi, per la precisione alla sottospecie degli homo no sapiens“. Solo qualche anno fa sulla tv pubblica, tramite una rubrica comica, si ironizzava così delle persone che avevano scelto di non farsi l’inoculazione del siero anti Covid. Si trattava dell’era del Green Pass, quando i cosiddetti “No Vax” non potevano accedere nei bar, ristoranti o palestre. In questo contesto due tecniche comunicative non propriamente corrette potrebbero aver agito: categorizzazione, la creazione prima di un’etichetta, poi attaccata a un preciso cerchio di esseri viventi; disumanizzazione: renderli disumani, che è la spiegazione psicosociale per cui, ad esempio, accade che in guerra due esseri umani si sparano a vista senza alcun freno emotivo. Ma la condizione di partenza è, appunto, la guerra.
“Fortunatamente in rete un po’ di memoria c’è – commenta il filmato Alberto Contri – però è stato il desiderio mostruoso di queste persone di sentirsi a posto rispetto a tutti gli altri, di sentirsi dalla parte giusta della società“.
Il video rispunta dopo la recente notizia dell’AIFA, “nessun vaccino Covid-19 approvato presenta l’indicazione <<prevenzione della trasmissione dell’infezione dall’agente Sars CoV-2>>”. “A questa gente – dice Fabio Duranti – va chiesto chi è stato l’autore di questi testi, chi ha autorizzato la messa in onda di questa roba“.
Guarda qui il video.
Home Video