Lo yacht del Bayesian è naufragato a largo delle coste della Sicilia nella notte del 19 Agosto. Inizialmente la causa dell’incidente era stata attribuita a una presunta tromba marina. Nel frattempo le indagini sono proseguite e il Capitano del Bayesian, il neozelandese James Cutfield, risulta ufficialmente indagato per naufragio e omicidio plurimo. L’uomo è stato trattenuto ieri dai magistrati della Procura di Termini Imerese per circa due ore e a distanza di una settimana.
Il Comandante ha dovuto rispondere sui fatti inerenti al portellone aperto nello yacht e su quando è scattato l’allarme sul peggioramento delle condizioni meteo. Gli inquirenti hanno ricostruito gli ultimi 32 minuti prima del naufragio, ovvero da quando l’acqua ha iniziato a inglobare la nave e dallo sparo del razzo avvenuto alle ore 4.38. Al momento solo il Capitano è iscritto nel registro degli indagati ma l’inserimento è propedeutico all’assegnazione degli incarichi della Procura per effettuare le autopsie sulle sette vittime.
Da parte degli esperti i dubbi sulla vicenda persistono. La convinzione comune è che anche in presenza di fenomeni metereologici estremi, lo yacht non sarebbe dovuto affondare. Le ipotesi al vaglio degli inquirenti sul naufragio si stringono intorno agli errori umani compiuti dall’equipaggio sommati agli effetti della tromba d’aria.
Lo yacht ospitava a bordo la più alta aristocrazia finanziaria britannica. Le vittime accertate del Bayesian sono in totale sette tra cui il fondatore di Autonomy Mike Lynch e la figlia, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e la moglie Anne Elizabeth e lo chef Recaldo Thomas, l’avvocato Chris Morvillo e sua moglie Nada.