“Dopo la terza dose mi hanno trovato una sclerosi multipla” ▷ Dott. Stramezzi risponde all’ascoltatore

“Dopo la terza dose mi sono sentito male, poi mi hanno diagnosticato una sclerosi multipla“: è il messaggio che ci scrive un ascoltatore in diretta.
Il beneficio del dubbio qui è d’obbligo: nessuna certezza che sia dovuto alla somministrazione del vaccino anti-Covid. Solo su questo si può ragionare data la ovvia scarsità delle informazioni fornite. Nessuna certezza, nemmeno, che non sia dovuto all’inoculazione. E’ qui che spesso la maggior parte del pubblico, e non solo, grida al complottista. Questo nonostante un lecito dubbio esista proprio a causa di dichiarazioni che minano a un’ipotetica totale fiducia che si può, per qualche insolito favore, riservare a un’opzione piuttosto che a un’altra. Dichiarazioni come quella della rappresentante di Pfizer, Janine Small, interpellata in Parlamento europeo da Rob Roos.

“Il vaccino Pfizer Covid è stato testato per fermare la trasmissione del virus prima che entrasse nel mercato?”, chiese l’europarlamentare nell’ottobre del 2022.
“Ma no. Sa, dovevamo davvero muoverci alla velocità della scienza“, rispose la sostituta di Albert Bourla, il CEO di Pfizer che quel giorno non poteva presenziare. Evento che certamente non “incastra” nessuno, ma che viola la fiducia data con certezza da chi nega, ad esempio, gli effetti avversi. Per rispondere all’ascoltatore, il dottor Andrea Stramezzi indica un’altra strada derivante da una branca della scienza, che può spiegare perché il dubbio potrebbe essere lecito.

Esiste una disciplina medica che si chiama epidemiologia.
Tutto nasce da un colera che aveva preso alcuni quartieri di Londra. Un medico prese la città di Londra sulla mappa e mise dei puntini dove c’erano stati tutti i casi. Si accorse che quello non era altro che il percorso fatto da un acquedotto: capì che il colera derivava da quello. Quindi chiusero l’acquedotto, bonificarono e risolsero il problema del colera. L’epidemiologia ci permette di capire, in questo caso dei profarmaci genici anti-Covid, che c’è stato un aumento esponenziale di moltissime malattie. Quindi è possibile che la malattia del nostro ascoltatore non derivi da quello, ma sicuramente in moltissimi casi sì. Quindi lo Stato italiano non solo dovrebbe chiedere scusa per queste imposizioni o per aver mentito, dovrebbe subito dopo togliere i ticket a quelli che hanno la possibilità di aver avuto eventi avversi, aprire dei centri di ricerca importanti per cercare di trattare e prevenire questi eventi avversi
“.