Il giornalista Sky esperto di tennis Stefano Meloccaro ha commentato a Radio Radio lo Sport la vittoria di Sinner contro Frtiz valsa il secondo Slam al campione altoatesino. Se per certi versi Jannik va ancora aspettato, per altri il leader ATP può già pienamente considerarsi un numero uno, anche se paragonato ai grandi della Storia. Ecco perché secondo Meloccaro.
“Partiamo dal fatto che questo era un torneo particolarmente difficile per Sinner perché si veniva due settimane fa dalle vicende che conosciamo e non era facile per lui andare in campo con questi riflettori puntati. “Oddio, Sinner, il doping, non il doping”.
Poi la vicenda è stata ampiamente chiarita. Fortunatamente non ha avuto nessun tipo di conseguenza. Ha giocato la prima partita, sembrava fosse proprio fuori contesto.
Ha perso il primo set del primo turno. Sembrava veramente che fosse avulso da tutto quello che gli stava accadendo intorno. Ha vinto poi quei tre set e di seguito ha messo insieme sette partite, una più bella dell’altra. ha battuto Medvedev nei quarti, che era la partita più difficile di tutti, e in semifinale e finale aveva due avversari possibili, che erano Draper e Fritz, entrambi con tre set a zero.
È un fenomeno, è un campione. Ha vinto il secondo Slam quest’anno: per farvi capire, nella storia del tennis moderno, era successo soltanto una volta che un giocatore vincesse i suoi primi due slam nello stesso anno. Cioè, tipo Federer, Nadal, Djokovic, tutti questi, Il primo slam ne hanno vinto uno solo in una stagione.
Sinner ne ha già vinti due ed era capitato soltanto, forse ve lo ricorderete, al grande Guillermo Vilas che fece questa cosa nel ’77.
Sinner è forte, è il numero uno del mondo, adesso ha 4.000 punti di vantaggio in classifica sul secondo, il che vuol dire che sostanzialmente è praticamente certo il fatto che finirà l’anno da numero uno del mondo. È l’anno di Sinner, ci ha riportato passione e racchetta dentro casa, voglia di giocare a tennis e voglia di guardare il tennis in televisione perché anche ieri la partita ha fatto tutti i record di ascolto possibili immaginabili tra Sky e Super Tennis, per cui molto ma molto bene ragazzi. Eravamo proprio tutti lì a vederlo, ma proprio non schiodavamo.
Se c’è qualcosa che può migliorare? Questa è una grande domanda perché è la migliore garanzia che Sinner continuerà a vincere e diventerà ancora più forte, perché c’è molto da migliorare: c’è da migliorare al servizio, perché la battuta nel tennis moderno è il colpo probabilmente più importante di tutti e lui ancora va un po’ a ondate. Ci sono dei giorni in cui serve bene e dei giorni in cui serve meno bene. Poi può migliorare ancora un po’ di gioco a rete, perché ci va poco pur non avendone bisogno, perché tira talmente forte da fondo campo che a rete ormai ci va veramente una o due volte a partita. Per gli altri aspetti del gioco no, non può migliorare. Perché francamente ragazzi da fondo campo è di gran lunga il giocatore che tira più forte nella storia del tennis. Cioè mai nessuno aveva tirato così forte, così angolato di qua e di là.
Neanche il miglior Djokovic, neanche Federer, neanche Nadal. Questa potenza, queste geometrie dritte che ha Sinner non le ha veramente mai avute nessuno.
Paragonarlo definitivamente ai più grandi? La partenza è meravigliosa, però per arrivare ai 24 slam di Djokovic, 22 di Nadal, 20 di Federer, insomma, lui ne ha due. Ce ne mancano una ventina circa per arrivare a quei livelli, non sarà facile. Però, ieri gli ha consegnato il premio Andre Agassi in persona, che forse di tutti i tennisti del passato è quello che più lo ricorda, perché Agassi fu il primo a giocare a ping pong sul campo da tennis praticamente. E Sinner trasforma il campo da tennis in un enorme campo da ping pong, dove lui tira di qua e di là più forte di tutti”.