Sono svariati i temi affrontati nelle 400 pagine di report redatto da Mario Draghi sull’Europa e presentato il 9 Settembre alla presenza di Ursula von der Leyen. Il rapporto individua alcune sfide fondamentali per garantire la competitività del continente in un contesto globale sempre più competitivo. Si parte da punti cruciali come la necessità di investimenti massicci, stimati tra i 750 e gli 800 miliardi di euro all’anno, per colmare il divario con Stati Uniti e Cina in termini di innovazione e produttività. Draghi propone un approccio comune europeo per finanziare questi investimenti, ispirato al modello del NextGenerationEU, puntando su debito comune e maggiore integrazione fiscale per sostenere la crescita
Passando per il green con proposte che riguardano la decarbonizzazione, che deve andare di pari passo con il mantenimento della competitività economica. Draghi sottolinea che l’Europa ha il potenziale per essere leader nelle tecnologie pulite, ma attualmente non riesce a sfruttare appieno questa opportunità a causa di inefficienze nel mercato energetico. Per competere a livello globale, è necessario un piano che integri la produzione di energia pulita e la sicurezza delle materie prime critiche. Draghi evidenzia l’urgenza di ridurre la frammentazione delle industrie europee. Le soluzioni proposte mirano a rafforzare l’autonomia strategica europea, riducendo la dipendenza da altri giganti economici come Cina e Stati Uniti e accelerando il processo decisionale a livello comunitario.
L’Onorevole Claudio Borghi ha evidenziato ai microfoni di Punto e Accapo alcune delle controversie contenute all’interno del rapporto dell’ex premier: “Io sono abbastanza sospettoso. Se chiedo un report a qualcuno e questo mi propone la pace nel mondo, la sparizione della criminalità, venti gradi costanti per tutto l’anno, tutto bello però poi si prende casa mia. Ecco, un po’ il sospetto mi viene. “
Ascolta l’intervento completo dell’on. Claudio Borghi qui | Punto e Accapo 11 settembre
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