Le cose cambiano e non lo fanno necessariamente in meglio, anzi. Parliamo della modifica al codice deontologico dei medici, un cambiamento proposto nel 2022 dal segretario generale FNOMCeO Anelli che potrebbe essere effettivo molto presto. Tutto sta a cosa succederà sabato e domenica 14 e 15 settembre, quando si terranno le elezioni degli ordini dei medici: una tornata con cui si rinnova la FNOMCeO e i suoi presidenti in cui sono chiamati a votare medici e odontoiatri.
Abbiamo fatto il quadro della situazione insieme a Dario Giacomini, Medico Radiologo e Presidente dell’associazione “ContiamoCI!”.
C’è già un regolamento stringente sulla libertà dei medici di esprimere perplessità?
“Allora, nella realtà dei fatti questo è già presente con l’ultimo aggiornamento del codice deontologico che periodicamente viene rivisitato e quindi la possibilità di fare provvedimenti disciplinari nei confronti di chi si fosse pubblicamente opposto alle campagne vaccinali è già presente nell’articolo del codice deontologico. Cioè già adesso è un conto parlarne in sessioni riservate in convegno e un conto farlo in pubblica piazza. Per cui già su questo gli ordini sono ben attivi da anni.
Abbiamo diversi colleghi che sono stati sospesi, addirittura radiati, quindi non possono più svolgere la professione per aver criticato non tanto il concetto di vaccinazione, ma magari la modalità, magari il fatto che ci fossero bambini sottoposti a 12-13 vaccinazioni nel giro di pochissimo tempo ecc. L’aspetto repressivo su questo tema era già presente.
L’aggravio è innanzitutto nella modifica già fatta a livello internazionale della definizione di vaccinazione. Cioè che cos’è oggi un vaccino? Non è più soltanto uno strumento o comunque un modo per prevenire l’infezione, ma potrebbe essere compreso in questo termine tutto ciò che previene una malattia e quindi per esempio tutte le terapie geniche ad mRNA, visto che poi questa è la terapia del momento, per prevenire, che so, il tumore del polmone piuttosto che altre patologie.
Queste potrebbero essere identificate come un vaccino, tant’è che noi sentiamo parlare di vaccino per curare o per prevenire anche patologie neoplastiche con questa tecnologia. A quel punto io come medico potrei, diciamo così, non trovare corretto oppure avere delle curiosità anche su questo tipo di terapie, ma in quanto anch’esse sono classificate come terapie vaccinali, rientrano in questo grande calderone e quindi posso essere soggetto a provvedimenti disciplinari.
In qualche modo si tapperebbe completamente la bocca su tutto quello che riguarda il grande business dei farmaci e questo il grosso problema, la vaccinologia andrebbe a prendere tutta la farmacologia, questo è il rischio. Cambierà molto in senso ancora più repressivo, quindi ci consegniamo mani e piedi, rischiamo di consegnarci mani e piedi alle grandi aziende farmaceutiche perché sostanzialmente non ci sarà più la libertà di scelta terapeutica e di possibile critica da parte del medico.
Cosa cambia il voto
“I vari presidenti degli ordini poi andranno in FNOMCeO: ci sarà una nuova FNOMCeO, ovviamente.
Quindi è molto importante che i colleghi Medici vadano nelle rispettive sedi in questi mesi a votare. Noi abbiamo lavorato tanto insieme a tante altre anche realtà locali per rappresentare delle liste, purtroppo non in tutti gli ordini d’Italia che sono 101 come le province, ma più riusciamo a portare persone a votare e magari a vincere, più possiamo cambiare anche a FNOMCeO che poi, attenzione, è lo strumento attraverso cui si entra in Enpam. L’Enpam è la grande cassa previdenziale dei medici che è il vero bottino a cui tutti ambiscono e su cui tanto si ragiona, basti pensare che il presidente dell’Enpam si stacca uno stipendio annuale di mezzo milione di euro, per capirci di che cosa stiamo parlando”.