Se con Mario Draghi Massimo Giannini sceglieva di non mostrare la parte più affilata della penna, con la destra di governo la storia è ben diversa.
Nella sezione podcast di Repubblica, oggi troviamo infatti un file dal titolo “Meloni, Salvini e l’attacco ai giudici: la destra tricolore prepara la sua Capitol Hill” con un lungo editoriale dell’ex direttore de La Stampa.
“Che cos’è un regime? Un regime è un dispositivo di potere nel quale un governo ha la possibilità di cancellare i diritti politici, sociali, economici di tutti i cittadini“. Questo l’esordio del giornalista che, sulla falsariga del ragionamento, nega però che si debbano avere per forza tutti questi elementi per dire di “essere in un regime”. La conclusione è che “l’Italia non vive in una dittatura, ma vive sicuramente in un regime“.
L’astruso volo pindarico sarebbe insomma volto a lanciare una pesante accusa contro la destra di governo. Il contesto è la questione Open Arms, per la quale sono stati chiesti 6 anni di carcere per l’attuale ministro dei trasporti Matteo Salvini: “Questa condanna viene vissuta dal governo come una lesa maestà“, continua Giannini, lasciando intendere che nessuno degli esponenti di governo debba neppure intervenire verbalmente a contestare una richiesta probabilmente giudicata oltremodo eccessiva anche dagli elettori più moderati.
“Andrebbe spiegato a queste persone che è finita la stagione dell’odio“, commenta Fabio Duranti. Giannini, strenuo difensore delle politiche chiusuriste di Draghi nella stagione del covid, non fa sconti invece alla Meloni “per una semplice critica a un magistrato: si può ancora criticare o no?“
Ascoltate l’intervento nel video | Un Giorno Speciale, 17 settembre 2024