E adesso Stati Uniti e Gran Bretagna stanno procedendo speditamente verso il via libera per l’impiego dei missili da parte dell’Ucraina contro la Russia. Il governo italiano almeno per ora si dice contrario.
Ma non è davvero difficile immaginare che, come sempre, si adatterà presto o tardi alle direttive provenienti da Washington. D’altro canto, il governo della destra bluette neoliberale di Giorgia Meloni si sta rivelando particolarmente attento e zelante nel rispondere sull’attenti a tutti gli ordini che provengono da oltreoceano. Si tratta, a ben vedere, di un ulteriore passo in avanti verso la guerra totale.
Ci hanno indefessamente raccontato per mesi che si trattava della guerra di difesa dell’Ucraina contro il perfido invasore russo. Ci hanno spiegato con solerzia che l’invaso ha sempre ragione e l’invasore ha sempre torto, ma questa narrazione si rivela ogni giorno più mendace.
Infatti, come non ci stanchiamo di ripetere ad nauseam ormai da due anni e più, questa non è la guerra della Russia contro l’Ucraina. È invece il conflitto scatenato per il tramite dell’Ucraina dalla civiltà dell’hamburger e dall’Occidente, anzi dall’Occidente liberale atlantista. e la guerra scatenata dall’Uccidente contro la Russia di Putin rea di non piegarsi all’imperialismo di Washington e anzi di opporre resistenza e propiziare le condizioni per la genesi di un mondo poliarchico o multipolare che dir si voglia.
Nell’ultimo mese abbiamo visto il guitto di Kiev, l’attore più pagato di sempre, l’attore nato con la N maiuscola, Zelensky, invadere il territorio russo. E ora stiamo assistendo al processo con cui Washington vuole dare il via libera all’impiego di missili direttamente contro la Russia. Con tutta evidenza, questa non è affatto una guerra difensiva, essendo invece un conflitto direttamente condotto e scatenato contro la Russia, la quale viene gradualmente accerchiata fin dagli anni Novanta, allorché, venuta meno ingloriosamente l’Unione Sovietica, la NATO ha preso irresponsabilmente ad allargarsi negli spazi un tempo sovietici.
Basta guardare anche solo fugacemente a una cartina degli anni 90, e confrontarla con il nostro presente, per accorgersi che la Russia non si è espansa, ma si è anzi rimpicciolita nei suoi spazi, laddove l’uccidente attrazione Washingtoniana si è allargato senza tregua, e di fatto ha accerchiato la Russia. Insomma, posto che l’invaso ha ragione e l’invasore ha torto, chi è realmente l’invasore? Bisogna andare al di là, naturalmente, della propaganda dominante e provare a vedere le cose per come sono realmente. Solo se si sarà disposti a spezzare le catene ideologiche che ci tengono prigionieri, analogamente ai cavernicoli di cui scriveva Platone.
Ebbene solo allora saremo nelle condizioni di vedere realmente le cose per come sono e di capire che quella in atto è la guerra dell’Occidente contro tutti coloro i quali, per una via o per un’altra, ancora non si siano piegati alla sua libido dominandi. Possiamo ben dire, come disse Costanzo Preve, che questa è la quarta guerra mondiale, successiva alla terza, la guerra fredda, Ed è la guerra che la potenza vincitrice della guerra fredda, la civiltà del dollaro, ha scatenato fin dal 1989 contro tutti quei paesi, tra cui la Russia, che non si siano ancora piegati al suo dominio imperialistico planetario.
RadioAttività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro