Forti le polemiche inerenti all’ultimo turno di campionato prima della sosta nazionali.
Hanno fatto discutere una manciata di decisioni arbitrali tra rigori e cartellini rossi, uno su tutti quello di Francisco Coinceçao.
In Juventus Cagliari, finita 1-1, l’ala portoghese cade in area dopo un contatto non falloso di Obert. La decisione dell’arbitro Marinelli è il secondo cartellino giallo e quindi espulsione per simulazione. Una scelta giudicata successivamente da Andrea Gervasoni, vice commissario designatore della Commissione Arbitri Nazionale di Serie A e B. “L’espulsione di Conceiçao per simulazione è eccessiva“, ha detto durante Open Var a DAZN.
Questo e altri episodi hanno sollevato dubbi sul ruolo del VAR, tanto da iniziare a considerare una soluzione alternativa: il VAR a chiamata dalle panchine delle squadre, di cui ha parlato lo stesso responsabile del CAN Gianluca Rocchi.
“Var a chiamata e tempo effettivo sono proposte su cui c’è una discussione Ifab, non posso discuterne troppo.
Per quanto riguarda il challenge, è una soluzione alternativa. O meglio, potrebbe essere una soluzione complementare per il calcio di vertice: l’obiettivo è avere una decisione corretta. Se sono soddisfatto degli arbitraggi dell’ultima giornata? No”. Tuttavia, “la qualità sta crescendo, il lavoro è sulla strada giusta“.
“Sono preoccupato per quelle per le frasi di del designatore Rocchi perché mi sembrano veramente sull’orlo di una crisi di nervi”, commenta Luigi Salomone in diretta. “Challenge? Sì, va benissimo, però poi dopo non deve succedere come a Firenze che tu fai vedere a Fiorentina Lazio l’ultimo fotogramma“.
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