Il discorso di Orban rivolto al Parlamento Europeo è stato molto forte e pieno di spunti riguardanti le situazioni più critiche per la politica estera scelta dall’Unione Europea. Sul fronte della guerra in Ucraina in particolare il Premier Ungherese non ha utilizzato mezzi termini annunciando: “Stiamo perdendo la guerra in Ucraina”.
Parole che non lasciano spazio a interpretazioni e che hanno allarmato molti governi europei, questa l’analisi della Professoressa di Storia Russa, Carolina De Stefano ai microfoni di Stefano Molinari: “Dobbiamo vedere perché Orban lo dice. È in linea con la sua posizione dall’inizio della guerra, che è considerata dai più pro-russa che tende a sostenere come molti che non c’è possibilità per l’Europa di difendere concretamente l’Ucraina contro la Russia, perché la Russia di fatto vince o comunque vincerà. Orban è un politico molto abile a mandare delle frecciate che sono innanzitutto rivolte all’interno dell’Unione Europea”.
“Sappiamo che ci sono varie tensioni tra Orban e gli altri Paesi membri e quindi ogni occasione per Orban di criticare l’Unione Europea come entità di gruppo e le sue iniziative lui le coglie. Detto ciò poi c’è anche una situazione contingente attuale in cui c’è una debolezza dell’Ucraina, nel senso che abbiamo visto che i russi sicuramente non si sono ritirati e che negli ultimi giorni hanno preso delle città e quindi comunque la questione su quello che in prospettiva l’Europa vuole fare, poi l’Europa che non ha un esercito, quindi o prendiamo la Nato, ma diciamo a caso che parliamo dell’Unione Europea che sta perdendo questa guerra, la questione di cosa si voglia fare sia in questa fase del conflitto, sia nella prospettiva di un eventuale allargamento all’Ucraina, che è sul tavolo dell’Unione Europea, è un tema”.