Nell’atmosfera tesa del Bluenergy Stadium di Udine, l’Italia di Luciano Spalletti chiude la pausa nazionali rimanendo al comando del gruppo 2 di Lega A di Nations League. Un sonoro 4-1 messo a segno contro Israele fa ben sperare: gli azzurri devono lasciarsi alle spalle la disavventura agli Europei e la strada è quella giusta. L’obiettivo rimane la qualificazione ai mondiali e, secondo Luciano Spalletti, c’è ancora da lavorare per raggiungere un obiettivo che manca da due edizioni della competizione: “Nel primo tempo non abbiamo concretizzato quanto creato anche in maniera clamorosa, arrivare così tante volte davanti al portiere non è facile perché gli avversari creavano densità davanti all’area. Chi è entrato lo ha fatto bene, avremmo potuto fare più gol ma va bene così“.
Secondo Tony Damascelli, non tutti i segnali dati da questa nazionale durante la sosta sarebbero da considerare positivi: “Abbiamo una squadra fresca, completamente diversa nel comportamento rispetto a quella vista all’Europeo. L’importante è che l’allenatore mantenga questa linea. La squadra sta bene. In questo momento abbiamo diverse soluzioni, anche a centrocampo. Ieri sera Fagioli ha giocato malissimo ed è stato subito sostituito da Ricci, che invece è in ottima forma. Anche in attacco ci sono novità: l’ingresso di Maldini è stato bellissimo, al di là dell’aspetto emotivo.
Il ragazzo ha fatto due o tre giocate di grande intensità. Fisicamente è in forma e si muove in modo simile a suo padre. Un’ultima cosa, ora vado un po’ controcorrente: a me la fase difensiva non piace affatto, soprattutto sul fronte sinistro. Non dimentichiamo il favore arbitrale con il Belgio nell’episodio riguardante Bastoni, una situazione simile a quella già vista durante l’Europeo. Bastoni è fantastico quando ha la palla tra i piedi, ma è disastroso quando deve affrontare un avversario in velocità, specialmente in contropiede“.