Apprendiamo dai più importanti e più letti siti di informazione che Israele potrebbe attaccare l’Iran già prima delle elezioni americane prossime venture. Quelle che vedono contrapposti fra loro Donald Trump, il codino biondo che fa impazzire il mondo, e Kamala Harris, la arcobalenica variante di Joe Biden. Insomma, Israele non intende davvero fermarsi nella sua follia bellica e genocidaria.
Vi era d’altro canto da aspettarselo, direi anche ampiamente. Dopo la risposta dell’Iran nei giorni scorsi all’orribile raid subito, era abbastanza evidente che Israele avrebbe, presto o tardi, replicato a propria volta con un attacco in pieno stile. Ed è quello che ora viene dato per certo dai principali siti di informazione.
Sì, Israele attaccherà l’Iran e lo farà anche in tempi piuttosto rapidi. Ovviamente anche questo attacco contro l’Iran sarà presentato e anzi celebrato come espressione dell’indiscusso, perché indiscutibile, diritto di Israele di difendersi. Formula orwelliana con cui, ormai lo sappiamo benissimo, viene garantita a Israele una sorta di impunità permanente e di più una inconfessabile licenza a commettere ogni genere di crimine.
Dalle stragi di innocenti perpetrate a Gaza come in Libano, all’attacco ignobile sferrato a stati sovrani come l’Iran, la Siria e il Libano stesso. Se la cosiddetta comunità internazionale non fosse solo un ipocrita nome dietro il quale si nasconde l’Occidente facendo sbergo della propria viltà, o anzi l’Uccidente liberale atlantista come meglio andrebbe definito, Ebbene, se la comunità internazionale non fosse solo questo, allora essa avrebbe già da tempo condannato l’operato infame di Israele, e di più avrebbe agito per porvi fine e per garantire realmente la pace tra i popoli. Ma, come ricordavo poc’anzi, la comunità internazionale non è se non un altro nome per l’imperialismo efferato di Washington, che dichiara terroristica ogni forma di resistenza alle sue pratiche colonialistiche, e insieme difende a oltranza il proprio operato e quello di Israele, quando anche assuma, come ora sta accadendo, una forma pienamente terroristica.
Perché proprio di questo si tratta. La lotta di Israele contro il terrorismo è ormai, de facto, indistinguibile dal terrorismo stesso. E mentre tutto ciò accade, in Italia apprendiamo da diversi siti di informazione che è stata fatta una multa di 400 euro nelle Brianze per uno striscione che condannava il genocidio in atto a Gaza.
È davvero il caso di dirlo, la situazione è tragica ma non riesce in alcun modo a essere seria. Una situazione tragica ovviamente per quello che sta accadendo, un vero e proprio genocidio che oltretutto l’Uccidente nemmeno ha la dignità e il coraggio di definire tale. Abbiamo visto in questi mesi i principali siti, le agenzie di informazione, i canali televisivi che facevano a gara per negare il diritto stesso di impiegare la parola genocidio in riferimento alle efferate azioni di Israele.
E per un altro verso vediamo che Israele, che dice di difendersi, sta attaccando senza pietà tutti quegli stati, l’Iran in primis, che non si pieghino al suo imperialismo e che anzi concorrano a porre in essere una resistenza al mondo unipolare americano e israeliano. Ecco perché la resistenza dell’Iran, della Cina e della Russia è così importante. Tale resistenza pone in essere le possibilità reali per un mondo multipolare sottratto all’imperialismo efferato della civiltà dell’hamburger e di Israele.
RadioAttività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro