Walter Novellino è un volto ben noto al mondo del calcio italiano, sia per il suo passato da calciatore che per la lunga carriera da allenatore. In campo ha indossato le maglie di diverse squadre di Serie A, tra cui Perugia e Milan, dove ha giocato un ruolo importante nelle loro affermazioni. Con il club rossonero ha conquistato uno scudetto, ma è anche ricordato per le sue prestazioni solide nelle oltre 200 partite disputate nella massima serie. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Novellino si è affermato come allenatore di successo, guidando diverse squadre italiane e centrando ben cinque promozioni in Serie A con club come Sampdoria, Torino e Napoli. Intervenuto ai microfoni di Radio Radio Mattino Sport e News, il tecnico campano ha offerto la sua visione sul calcio contemporaneo, si è espresso su allenatori come De Rossi, Juric e Marco Baroni, oltre a tanti altri temi.
Sui ritmi del calcio moderno e il Napoli di Conte
“Oggi si gioca veramente troppo. La preparazione fisica non è adatta a tre partite a settimana. È anche la condizione mentale che conta: il calciatore non dorme la notte, pensa a chi deve affrontare. Oggi l’allenatore deve essere come un c.t., ma tatticamente i match si preparano male. Conte? Non me ne voglia, ma non avendo coppe ha un netto vantaggio rispetto agli avversari.
Può permettersi meno turnover e ha tutta la settimana per preparare le gare“
Su De Rossi, Juric, Fonseca
“È sbagliato mettere subito in discussione gli allenatori, ci vuole del tempo per i risultati.
De Rossi non stava facendo male, mi è molto dispiaciuto lo abbiano mandato via. Anche Fonseca e Juric sono criticati tantissimo.
Questo perché sono cambiate anche le proprietà: una volta c’era Sensi, Moratti, D’Attoma, Berlusconi. Adesso le società sono gestite da multinazionali che vogliono ottenere subito i risultati. Ma questi arrivano col tempo, dopo aver progettato insieme la stagione. Gli allenatori di Serie A sono bravi. Questo è un calcio esasperato“
Su Baroni, Thiago Motta, Dybala
“In generale adesso gli allenatori hanno una cultura molto diversa, il 4-4-2 non si fa quasi più. Sono molto curioso di Thiago Motta e Fabregas. Baroni? Quello che sta facendo è sorprendente, ha una grande gavetta alle spalle, fa un gioco spregiudicato. Merita tutto quello che sta avendo. Dybala? Tutti vorrebbero allenarlo ma è penalizzato dalla sua condizione fisica“