GP Stati Uniti ▷ Le pagelle del Prof. Paolo Marcacci

Frederic Vasseur 10 e lode
Ha gestito le tensioni del giorno precedente, la tattica di gara, la strategia nel corso della stessa (tattica e strategia non sono esattamente la stessa cosa); il muretto Ferrari ha ottimizzato ogni particolare per trovare il passo gara ideale e contenere l’avversario migliore di giornata, ossia la Red Bull.

La partenza di Charles Leclerc 10
Si è redento subito dagli errori e dalle tensioni del giorno prima. Si è infilato nel varco individuabile tra le frizioni – in tutti i sensi – altrui. Poi ha veleggiato, si fa per dire, ottimizzando la resa della gomma dura, con la gradita collaborazione di una monoposto estremamente “morbida” e docile.

Carlos Sainz 9,5
Gran fine settimana, tutto compreso. È vero che partiva davanti a Leclerc, ma dopo che il monegasco ha saputo essere superlativo al via, lo spagnolo è stato perfetto, con tanto di sosta anticipata su Verstappen.

Max Verstappen 9
In un certo senso è il più “vincitore” di tutti, visto il redditizio incremento di classifica, la coriacea resistenza e il fatto che sta limitando gli svantaggi di una Red Bull non sempre perfetta, a differenza delle scorse stagioni. Se dovesse vincerlo, questo sarebbe per lui il Mondiale più gustoso.

George Russell 7
Se il piazzamento non è memorabile, le condizioni e il posizionamento di partenza, cioè ultimo a causa dei componenti sostituiti sulla sua vettura, rendono la sua gara degna di un applauso.

Lando Norris 5
Nella fase del Campionato del Mondo in cui occorre più lucidità, si sta smarrendo. La sua partenza è da incubo, vana di conseguenza la rincorsa. Ha tra le mani la monoposto più performante, ma sembra che se ne vergogni.

McLaren 4,5
Sembra vogliano perdere un Mondiale che in teoria da metà stagione li vede favoriti. Se continuano così, ci riusciranno.

Paolo Marcacci