“Il rispetto della dignità umana e dei diritti fondamentali, compresa l’uguaglianza, sono valori fondanti dell’Unione“, dice Janusz Wojciechowski, commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale.
“Il quadro orizzontale dell’UE per creare uno spazio online più sicuro è il Digital Services Act (DSA). In base al DSA, le piattaforme online devono istituire meccanismi nuovi e di facile utilizzo per segnalare i contenuti illegali e devono spiegare meglio le loro decisioni di moderazione dei contenuti“. E’ così che nella plenaria di giovedì 24 ottobre si passa a parlare di diritti fondamentali dell’uomo alla rimozione dei “contenuti illegali”. Il problema è sempre lo stesso: di quali criteri si avvale il Digital Act, la legge sul controllo della disinformazione online? Si scaglia contro la proposta di stretta Milan Mazurek, eurodeputato slovacco dei Non Iscritti.
“Persino Mao Tse-tung e il compagno Stalin sarebbero stati orgogliosi di ciò che ha detto nel suo discorso qui“, dice rivolto a Wojciechowski.
“È spaventosa, del resto, la direzione totalitaria in cui si sta dirigendo l’Unione europea sotto la sua guida! Sa chi sono i veri estremisti? Quelli che hanno ordinato alla gente di vivere qui in base a un Green Deal insensato che sta distruggendo il loro tenore di vita e che rende impossibile per i giovani comprare anche solo una casa nuova in cui mettere su famiglia.
Gli estremisti sono i pazzi che si attaccano ai marciapiedi e all’asfalto per impedire alle persone di guidare le loro auto per raggiungere le loro case. Gli estremisti sono quelli che portano in Europa milioni di immigrati clandestini e li aiutano ad attraversare i nostri confini contro la legge. Questi sono i veri estremisti, non i patrioti, non coloro che amano i loro Paesi. Non quelli che amano i loro Paesi, che vogliono proteggere i loro figli e le loro famiglie dai pericoli che attualmente li minacciano. Vogliamo mantenere il mondo e l’Europa liberi, ed è per questo che dobbiamo sbarazzarci di persone come voi alla guida della Commissione europea“.
Pina Picierno (PD), presidente di seduta, richiama all’ordine il deputato slovacco sui toni considerati “inappropriati”.
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