Giudice risarcisce infermiera sospesa ▷ La sentenza: “Vaccini non idonei a prevenire la trasmissione”

C’è una giudice a Velletri: accolto il ricorso di una sanitaria sospesa con una motivazione che può rivelarsi interessante per il futuro.
La OSS non ha rispettato l’obbligo vaccinale introdotto per i sanitari. Era l’epoca del governo Draghi quando a tutti i sanitari, di ogni rango, fu applicato il decreto legge che imponeva il vaccino anti-Covid per lavorare, il problema è che quel farmaco non è mai esistito, come pure scrive il magistrato. Mai esistito nel senso che l’uso che ne è stato fatto (off label) è diverso da quello presente nell’indicazione terapeutica: come pure Janine Small, delegata di Pfizer, disse a Bruxelles, il vaccino anti-Covid non è mai stato efficace contro la trasmissione del virus né mai testato per essa. Il farmaco che inizialmente le istituzioni promuovevano era diverso da quello che poi è andato effettivamente in commercio.
La OSS ha quindi ricevuto un risarcimento ma non tornerà al vecchio impiego: questo perché la sentenza prende a riferimento il periodo contrattuale in cui la dipendente era coperta a tempo determinato, e non avendo lei stessa impugnato il provvedimento per il resto del rapporto lavorativo. Ovviamente la sentenza di un giudice del lavoro deve corrispondere alle richieste della parte attrice, non può andare oltre.

Ascoltate l’analisi della sentenza dell’Avv. Renate Holzeisen | Un Giorno Speciale, 30 ottobre 2024