Gran Premio del Brasile ▷ Le pagelle di Paolo Marcacci

10 e lode Hamilton sulla McLaren di Senna
Un pilota fantastico del presente a omaggiare, in un leggendario abitacolo, uno fantasmagorico del passato. A testimonianza di tutto ciò che di grandioso non potrà mai essere intaccato dal tempo che passa.

Max Verstappen 10 e lode
La sua miglior prestazione in assoluto, da mago della pioggia e da cannibale della concentrazione: in una gara dominata dalle variabili e dagli episodi, lui ritrova la certezza delle sue prestazioni, opponendo lucidità crescente alle altrui difficoltà.

Sebastian Ocon 8,5
Nel suo giorno bagnato di quasi gloria, seconda gioia in assoluto dopo la vittoria di Budapest nel 2021. Giove Pluvio ci ha messo lo zampino per suo conto, va bene, ma ha veleggiato con giudizio laddove molti altri hanno visto la traiettoria scivolare come una saponetta, sempre tenendo il ritmo dei migliori.

George Russell 7,5
Anche lui sbaglia meno di tanti altri ed è già per questo meritevole di una sufficienza abbondante; avrebbe il passo per andare a podio, ma le Alpine avevano accumulato nel frattempo troppo vantaggio; mezzo voto in più per il modo in cui ha chiuso la traiettoria a Norris in partenza.

Pierre Gasly 7+
Le luci della fradicia ribalta sono più appannaggio di Ocon, d’accordo; però nonostante l’exploit del compagno di team ci si accorge anche di lui: saggio e stratega in qualifica, performante in gara, oltre che collaborativo per portare punti al team. Maturando.

Charles Leclerc 6,5
La SF – 24, si sa, accusa i brividi tra pioggia e temperature basse; lui doma la monoposto e la rimprovera quando la sua Ferrari…sculetta un po’ troppo. Salva il salvabile, nel medesimo giorno in cui Sainz sembra remare senza una meta.

Ferrari 5
Un fine settimana segnato, dopo tante soddisfazioni, da criticità e sofferenza della monoposto. Era previsto, la pioggia ha aumentato le frustrazioni.

Lando Norris 4
Vorrei ma non posso. In chiave mondiale, forse non potrà più.

Paolo Marcacci