In Italia si rimane cattolici, ma i più vogliono una Chiesa “al passo coi tempi”.
E’ per questo che, stando alla ricerca condotta dal Censis per conto della Conferenza episcopale italiana, i cattolici praticanti siano solo il 15% circa del totale. Il 35% pratica sporadicamente, il 21% non pratica affatto. La tendenza che vede la religione sempre meno appetibile ai giovani si conferma: circa il 58% dei giovani dice di essere cattolico, con sempre meno praticanti. Si pensa infatti spesso che la Chiesa non si rinnovi mai, pretendendo di inquadrare una dimensione come la religione in un relativamente piccolo contesto temporale dove social, politica e diritti civili si intrecciano freneticamente. Oltre alla contestata “mancanza di modernità”, il secondo tema che spesso si sente sollevare contro il Vaticano è la gravosa questione della pedofilia tra i preti. L’attivista Giorgio Bozzo la menziona in diretta citando Papa Benedetto XVI.
“Io sono dell’idea che Cionci abbia ragione quando dice che se c’è un’inchiesta da fare deve essere fatta”, riferendosi al Codice Ratzinger, il libro inchiesta sulle dimissioni “parziali” di Benedetto XVI. “Allora facciamole tutte però, facciamole anche quelle che riguardano un Papa come Ratzinger che avrebbe coperto dei preti pedofili e avrebbe in qualche modo ‘facilitato’ la loro possibilità di scappare dalla magistratura quando sono stati accertati come predatori seriali di ragazzini“.
“L’inchiesta è stata perseguita anche con una certa ferocia da parte del clero tedesco“, risponde Andrea Cionci.
“Il problema per Bozzo è che questa inchiesta poi è stata archiviata“.
Il dibattito a Un Giorno Speciale.
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