La Commissione Covid ha riaperto le discussioni sulle misure preventive e punitive controverse adottate durante la pandemia. Una di queste riguarda le multe inflitte ai non vaccinati; ne ha parlato il Senatore Claudio Borghi via X, in un post esplicativo, che tranquillizza chiunque abbia ricevuti sanzioni di quel tipo:
“Per i due in buona fede (gli altri lo sappiamo a cosa puntano) che non l’hanno ancora capito rispiego perché le multe per non vaccinati over 50 sono più facili da rinviare sine die che cancellarle. Poi però basta.
1) Siamo in un mondo dove I SOLDI SONO CONTATI. Ci piaccia o no finché non si manda a quel paese la UE ogni anno tu devi dichiarare quanto spenderai e stare dentro a quella cifra. Quindi qualsiasi discorso “eh ma cosa ci vuole a (cosa a caso che costa)” significa non aver ancora capito come funziona.
2) Il modo in cui questi soldi sono contati DIPENDE DA REGOLE che a volte possono sembrare poco logiche ma ci sono. Sono ad esempio le regole per cui le armi sll’Ucraina non “costano nulla” nel bilancio perché gli stiamo dando cose già comprate e spesate in passato. Per queste regole cancellare un ricavo potenziale per lo stato come le multe non è cosa semplice. Pensavo lo fosse ma non lo è.
3) Sempre per queste regole invece rinviare qualcosa è molto più semplice (non per niente esiste il famoso decreto milleproroghe) e non richiede appostamento di somme a bilancio.
QUINDI
Se si cancellano le multe si devono mettere a bilancio un botto di soldi che devono necessariamente essere tolti da qualche altra parte (e no… non dalle armi in Ucraina anche volendolo per i motivi sopra ricordati), mentre se si rinviano fino alla prescrizione non costa nulla. Motivo per cui si è scelta questa strada.
Se la ragioneria cambierà idea si potrà anche fare ma finché l’orientamento è questo il rinvio rimane la strada più semplice (presidenti di commissione permettendo 🤬).
Questo mettetelo a segnalibro così la prossima volta che ci sarà il solito “vergogniahhh rinviate incece di cancellarehhh” potrete ricordarlo voi al posto mio“.
Ascolta il commento integrale del Senatore Borghi ai microfoni di Un Giorno Speciale