Hanno vinto quelle che dovevano vincere, Lazio, Milan e Juventus. Il sabato del villaggio di coppa Italia non offre colpi di scena semmai qualche colpo di scemo, voglio dire dei cori idioti a Bologna nei confronti di Kean e Douglas Costa colpevoli di avere la pelle nera e di giocare per la Juventus, idem come sopra per gli strilli dei soliti deficienti all’Olimpico, tutta roba del nostro meraviglioso calcio che rispetto all’anno appena passato è uguale, anzi peggiore.
Inutile indignarsi per i settori riservati agli uomini nello stadio di Gedda quando in casa nostra abbiamo settori riservati ai maiali vestiti da uomini. Non c’è fine, non c’è possibilità di salvarsi. Bene la Lazio, bene Cutrone cioè Milan, maluccio Higuain che forse nelle prossime ore conoscerà il proprio futuro, Paratici ha ricevuto telefonate da Londra, ieri il Chelsea ha battuto il Newcastle di Benitez ma giocando con Hazard come punta (tipo Mertens al Napoli), le parti si risentiranno, la Juventus abbisogna di denari, quei trentaquattro milioni ballano sul bilancio e Higuain non può tornare a Torino.
Cutrone, invece, è andato a mille, segnando due gol e si è visto Paquetà molto brasilero, colpi di tacco e veroniche però dovrà fare i conti con i tacchetti nostrani che non consentono carnevali di Rio. Il Bologna non ha mai tirato in porta e si è fatto male da solo, la Juventus prende e porta a casa con buone notizie da Spinazzola, ritrovato al football e Kean vivacissimo. Ronaldo e Dybala in panchina sono lussi da emiri. A proposito mercoledì si va in Arabia a raccogliere i milioni e il primo trofeo del duemila e diciannove. Una sola cosa è sicura: non ci saranno cori razzisti, basteranno le donne mascherate nel burqa. Oggi si procede con il torneo detto coppa Italia.
Tony Damascelli