Sollevazioni contro il Patto Verde in Europarlamento.
Nella plenaria a Strasburgo di mercoledì 18, è stato Nicola Procaccini, europarlamentare di FdI, a far emergere dubbi circa l’approccio dell’Unione Europea nei confronti della transizione green. Il tema climatico, nella nuova Commissione von der Leyen bis, è rappresentato dalla Vicepresidente esecutiva per la transizione, la spagnola Teresa Ribera. Un volto molto controverso soprattutto in Spagna: infatti prima dell’incarico europeo, Ribera ricopriva nel governo di centrosinistra di Sanchez il ruolo di ministra alla Transizione ecologica, proprio durante le alluvioni che hanno colpito Valencia, dove hanno perso la vita oltre 200 persone. Il connazionale Jorge Buxadé Villalba ha criticato più volte Ribera in Europarlamento. Lo fa anche Roberto Vannacci.
“Dovevamo morire tutti“, dice Vannacci indicando Ribera. “Dovevamo essere spazzati via dall’armageddon climatico. E invece siamo tutti qua, vivi e vegeti. Il pianeta avanza, prospera e la popolazione mondiale cresce al ritmo di 75 milioni all’anno. Ci sono voluti 32 anni dalla conferenza di Rio per renderci conto che le misure folli, drastiche e draconiane dell’Unione Europea sul clima altro non hanno portato che povertà, disoccupazione e recessione. Diceva Albert Einstein, che la follia è fare sempre la stessa cosa aspettandoci risultati diversi. E allora basta. Non serve una valutazione di impatto di fronte all’evidenza. Il vostro inutile ambientalismo ha mostrato fieramente la sua vera faccia, ovvero quella di una manifestazione allotropica del più becero comunismo globale, che così come ha fatto in tutti i posti dove ha cercato di radicarsi, ridurrà l’Europa in povertà, ostruzionismo e costrizione. E allora basta, buttiamolo a mare questo Green Deal e riappropriamoci del progresso“.
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