Meloni risponde alla giornalista su Musk ▷ “Lezioni da quelli che prendono soldi da Soros anche no”

Nell’ultima conferenza stampa di Giorgia Meloni si è parlato di tutto: dalla politica interna, passando per il caso Todde fino all’industria, alla politica esterna. E sono state proprio queste le domande più calde dell’incontro con i giornalisti, data la vastità di eventi di grande rilevanza internazionale. Il centro delle questioni è stato prima Donald Trump, riguardo alle dichiarazioni sulla Groenlandia e su Panama; poi Elon Musk, sul quale l’opposizione si è scatenata avvertendo un presunto pericolo per la sovranità nazionale. Quello che negli ultimi tempi si critica al patron di X, SpaceX e Starlink è il suo continuo esprimere opinioni sulla politica estera sul suo social. Tweet schierati sui vari personaggi politici del mondo vengono considerati da molti come “ingerenza”. Più di qualcuno ha chiesto delucidazioni alla premier italiana, anche per ciò che concerne l’ipotetico accordo con i satelliti di Musk. Giorgia Meloni però non le ha mandate a dire.

Elon Musk – risponde la premier Meloni alla domanda di una giornalista – è una persona molto nota e molto facoltosa che esprime le sue posizioni. Poi, essere d’accordo, non essere d’accordo con le sue posizioni…di fronte a questo mi si dice che è un pericolo. Di persone note e facoltose che esprimono le proprie opinioni ne ho viste parecchie. Spesso le esprimono contro di me, e non mi ricordo che qualcuno si sia scandalizzato. Dov’è il problema eventualmente? Il problema è quando delle persone facoltose utilizzano quelle risorse per finanziare in mezzo mondo partiti, associazioni, esponenti politici per condizionare le scelte politiche degli Stati nazionali. Questo non lo fa Elon Musk. Elon Musk ha finanziato la campagna elettorale del suo Paese del suo candidato in un sistema nel quale tra l’altro segnalo che è abbastanza comune”.

Ma non mi risulta che Elon Musk finanzi in giro partiti, associazioni o esponenti. Questo lo fa, per esempio, George Soros“.
E sì, io la considero una pericolosa ingerenza negli affari degli Stati nazionali e nella sovranità degli Stati nazionali. Questa sì“.