La BCE taglia ancora i tassi, ma qualcosa non torna: Lagarde & co giocano con le nostre tasche

La Banca Centrale Europea ha operato un ulteriore taglio dei tassi di 25 punti base, portando il tasso sui depositi dal 2,75% al 2,5%. Questo avrà certamente un impatto positivo sui tassi dei mutui per le imprese e per i cittadini, che potranno beneficiare di un alleggerimento delle rate e, di conseguenza, di un miglioramento del potere d’acquisto. Tuttavia, la domanda di nuovi finanziamenti risultava già in stallo, con un effetto negativo sugli impieghi delle banche.

Ma siamo sicuri che non si tratti di un’arma a doppio taglio? Questa scelta sembra piuttosto una mossa politica, dettata dal consenso, in un momento di forte volatilità e preoccupazione per lo scenario internazionale. Non siamo ancora usciti dalla paura dell’inflazione, che non dovrebbe scendere sotto la soglia fisiologica del 2% nemmeno nel 2025. Dunque, non è forse una decisione azzardata e prematura, priva di una visione più ampia?

Ne parlo perché ho l’impressione che manchi una strategia economica chiara. Proprio per questo, nel mese di maggio, sarò moderatore in due convegni, uno alla Camera e uno al Senato, dove porterò queste riflessioni: è essenziale che gli Stati sviluppino una visione strategica. Per me, la visione strategica è sinonimo di pace, ed è l’esatto opposto di ciò che vedo accadere oggi.

Rilanciare l’economia significa creare un’economia di pace, un’economia a misura di famiglie e imprese, come avveniva in passato, prima che questa sciagurata avventura europea prendesse il sopravvento. Oggi si gioca solo sul piano finanziario, dimenticando l’economia reale. Ed è un problema.

Ad esempio, oggi incontrerò un imprenditore per una consulenza strategica. Gli imprenditori cercano di avere una visione di medio-lungo termine, mentre il contesto attuale spinge a ragionare solo sul breve, sull’immediato. Ma la vita delle aziende, così come quella delle famiglie, si sviluppa nel tempo, spesso passando di generazione in generazione, soprattutto nel family business.

Ecco perché è fondamentale una visione strategica: per le imprese, per le famiglie e – sarebbe auspicabile – anche per lo Stato.

Malvezzi Quotidiani – L’economia umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi