Manca sempre meno al big match dei giallorossi contro la Juventus. L’importanza della partita è indescrivibile, soprattutto in ottica quarto posto. Eppure, a Roma, il tema che tiene maggiormente banco fra tifosi e addetti lavori è il nome del prossimo allenatore: da Gasperini al sogno Allegri, passando per Italiano e Stefano Pioli (lo stesso che parlava di Ranieri in questi termini: “Parliamo di un maestro, ho appreso tanto da lui).
La cronaca parla di un allenamento a Trigoria, stamattina, dove è stato confermato il pieno recupero di Zeki Celik, a differenza di Rensch e Saud Abdulhamid. In una fascia destra dove l’emergenza è quasi totale, considerando anche l’assenza per squalifica di Alexis Saelemakers.
Ma inevitabilmente, tutte le chiacchiere e le maggiori curiosità si concentrano soprattutto sul profilo che l’anno prossimo si siederà in panchina. Notizie, indiscrezioni, opinioni personali… Il direttore Ilario Di Giovambattista non ha dubbi: via alla rottamazione, basta col passato. Ci vuole un profilo nuovo come Vincenzo Italiano.
Di Giovambattista: “Roma, basta con Allegri o Gasperini: prenderei Italiano”

“Pensate che di quest’elenco, io non prenderei nessuno di questi. Per me questi allenatori rappresentano il passato ormai. Mi sembrano proprio il passato. Personalmente, se potessi andrei a prendermi Italiano. Mi sembra che sia cresciuto tanto, poi è ancora giovane“.
Su Allegri e la piazza di Roma: “Secondo voi arriva Allegri e vinci in automatico? Con una Roma che non si potrà guardare? Una rottura di cog###ni grossa come una casa, con le partite tutte in difesa, mamma mia! Questi allenatori sono il passato, se ne andassero in pensione! Basta con questa storia che Roma è una grande piazza! Ma in 450 mila anni non abbiamo vinto un cacchio! Contiamo come il ‘2 di Coppe quando regna Denari’! Lo volete capire o no? Che abbiamo vinto qua? Zero! Zero! Non bisogna abbassare le pretese, ma lavorare in maniera diversa!“