Si contano già i minuti, il prossimo weekend ripartirà il campionato. Partita subito complicata per la Lazio, che domenica affronterà il Napoli di Ancelotti, secondo in classifica. Partenopei favoriti, ma le pesanti assenze fanno ben sperare Inzaghi, che con le grandi quest’anno ancora deve trovare i tre punti. I padroni di casa, infatti, dovranno fare a meno di Insigne e Allan, mentre sono da valutare le condizioni fisiche di Hamsik e Mertens, entrambi a forte rischio. L’assenza più pesante è però quella di Koulibaly, leader difensivo della retroguardia azzurra, espulso a causa dell’applauso rivolto a Mazzoleni nel match con l’Inter.
C’è da attendere però il ricorso del club campano, intanto possiamo analizzare i fatti. Il senegalese è stato ricoperto di ululati razzisti da alcuni tifosi nerazzurri per gran parte della partita e avrebbe chiesto all’arbitro di prendere provvedimenti già nel primo tempo. La sfida è andata avanti e il numero 26, dopo un fallo da ammonizione su Politano, ha applaudito il fischietto bergamasco che non ha esitato a buttarlo fuori, seguendo il regolamento. Mattia Grassani, avvocato del Napoli, ai nostri microfoni ha voluto spiegare i motivi del ricorso.
Queste le dichiarazioni: “Come agiremo? Ripartendo dalla battaglia della legalità e del rispetto che il Napoli sta chiedendo. Il contesto ambientale di San Siro va preso in considerazione, un arbitro come Mazzoleni non può non tenere conto di queste cose. Verrà ascoltato anche lui in tribunale. E’ vero, l’applauso è stato fatto dopo il fallo e non prima, ma noi non siamo nella testa del mio assistito. E’ probabile che accumulando la rabbia ci sia stata dopo la reazione. Il giudice dovrà valutare se l’atteggiamento del difensore era profondamente provato dai cori. Koulibaly nel primo tempo ha chiesto di sospendere la partita o di dare comunque un segnale. L’arbitro ha detto che non c’erano i presupposti. Non so se a fine partita hanno avuto modo di discutere, penso di no. Tra giovedì e venerdì si deciderà”.