La Juve punta Guardiola, tratta Sarri, blocca Inzaghi, parla con Klopp, aspetta la finale per Pochettino. Arrivati al 6 giugno però l’unica cosa certa è l’addio di Allegri. Certo non deve dispiacere troppo alla dirigenza questo tam tam mediatico, visto che la quotazione in borsa del titolo Juventus continua a vivere rialzi ogni volta che qualcuno dice “Guardiola!”. Tutti quelli vicini al mondo Juve, l’ultimo è stato oggi Barzagli, si dicono certi che il Presidente Agnelli abbia già in pungo l’allenatore. Ma ormai la certezza che sia vero inizia a vacillare. S’era detto di aspettare la finale di Europa League per Sarri, poi si è rimandato a quella di Champions, adesso qual è la scadenza?
Intanto Inzaghi ha rinnovato con la Lazio, Sarri ha vinto l’Europa League e se già Abramovic non lo regalava prima figuriamoci adesso, Klopp ha vinto la Champions e giurato eterno amore al Liverpool, Pochettino ha rimandato l’incontro col Tottenham ma rimane comunque un candidato poco probabile.
Intanto si gioca a indovinare in stile scommessa tra amici al bar.
In pratica la presentazione dei due candidati forti, Sarri e Guardiola, è stata annunciata un’infinità di volte dalle fonti più disparate: “Domani è il giorno di Guardiola!”, “Sarri lunedì sbarca a Torino”, “martedì alle 9 la presentazione di Guardiola allo Stadium”.
Senza stare troppo a guardare le quote, che oscillano come una canoa in mezzo a una tempesta, possiamo affermare che il favorito a oggi sia Sarri. Favorito ma ancora lontano, nonostante le dichiarazioni che ha rilasciato a Vanity Fair in cui ha addirittura rinnegato la tuta pur di accaparrarsi le simpatie torinesi.
Siamo al 6 giugno, a breve la telenovela finirà, e quando l’allenatore della Juventus verrà presentato, tutti diranno: “L’avevo detto”. Un classico.
Marco Napoleoni
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