Di Stefano risponde alla Raggi: “Per le occupazioni si usano due pesi e due misure in questa città”

Virginia Raggi è tornata ad attaccare CasaPuond ribadendo la volontà, appena il Ministro Salvini gliene darà modo, di sgomberare l'immobile di Via Napoleone III occupato dall'associazione di estrema destra

La procura regionale del Lazio ha quantificato i danni erariali dell’occupazione dell’immobile di via Napoleone III in 4.642.363,10 euro. Questo ha riacceso le polemiche sul caso e la stessa Sindaca Virginia Raggi sul suo profilo ufficiale ha scritto: “Basta con i privilegi di CasaPound che ha causato un danno alle casse dell’erario superiore ai 4 milioni e 600mila Euro”. Durante “Lavori in Corso” è intervenuto il leader di CasaPuond Simone Di Stefano per rispondere al Sindaco della città di Roma. Ecco le sue parole.

Come al solito si usano due pesi e due misure in questa città, Virginia Raggi parla sempre di CasaPound e l’occupazione di un immobile che vale 50 milioni di euro rin via Santa Croce con dentro 200 famiglie, ricorderete quello dove il Vaticano ha riattaccato la corrente, lì è andato il vicesindaco e dice che l’occupazione è tutelata che non c’è nessun problema. Quella è una occupazione bella perché c’ha la bandiera rossa e ci sono dentro gli immigrati, quella di CasaPound è brutta perché ha il tricolore e dentro ci sono gli italiani.

L’emergenza abitativa non si risolve gracchiando contro Casapound. Invece di costruire le case si da il contributo affitto dando soldi in mano ai cittadini quando con gli stessi soldi ci si potrebbero costruire delle case. Non si vuole risolvere il problema, si vuole lasciare lì così soprattutto durante le elezioni si fa tanta chiacchiera. La ricostruzione della Corte dei Conti è fantasiosa perché sarebbero 1500 euro al mese per ogni appartamento per 15 anni, ma quando siamo arrivati c’erano degli uffici pubblici.

L’intervista completa: