“Governiamo il Paese, figuriamoci se non siamo in grado di governare Roma”. L’intervista a Matteo Salvini

"Non è solo una questione di soldi. Per la gestione quotidiana non occorrono miliardi o grandi progetti. Occorre attenzione, occorre una squadra"

Disastro Roma – Il Vicepremier leghista Matteo Salvini ha commentato in diretta ai microfoni di Radio Radio i tre anni di amministrazione pentastellata nella Capitale firmati Virginia Raggi. A ‘Lavori in corso’ l’intervista di Stefano Molinari e Luigia Luciani.

Immondizia, gabbiani, lei più volte si è espresso duramente sulla situazione della città

Mi hanno fatto nemico dei gabbiani, io li ho sempre adorati. Però vanno bene al mare, in spiaggia e di ridotte dimensioni. Ieri ero da una ristoratrice che era disperata perché ci sono i turisti che a volte scappano perché ormai questi non hanno paura di niente e di nessuno. Al di là di tutto è anche un problema igienico sanitario. Poi per carità, governare Roma non è facile. E’ una città enorme con quartieri lontanissimi l’uno dall’altro, dal Campidoglio, a Ostia, a Tor Bella Monaca… I problemi non nascono in questi tre anni evidentemente, ma si assommano da anni e anni e anni di cattiva gestione. Mi sarei aspettato qualche risposta in più sull’efficienza, sui servizi pubblici, sui trasporti, sulle strade, sugli alberi, sulla pulizia. Io sono un Ministro e ovviamente faccio quello che mi compete. Da qui al 2020 ci sono 10 milioni di euro per la sicurezza in città, telecamere, 136 poliziotti, 40 militari, 700 mila euro per scuole sicure antidroga. Roma vista la dimensione e visti gli abitanti è la città che prende più fondi. Anche per la sicurezza, giustamente. Però io lì mi fermo, io non posso gestire le case popolari, le metropolitane, gli autobus o la raccolta dei rifiuti.

In un vostro lancio si dice ‘siamo pronti a presentare un programma alternativo’. La Lega ha sempre detto che è complicato occuparsi di questa città, cosa ci state dicendo adesso Ministro?

Volere è potere. Noi stiamo lavorando con i consiglieri dei Municipi da mesi, non da adesso. Sulle scuole, sugli asili nido, sui servizi per le famiglie, sull’offerta sanitaria, sulla chiusura di alcuni reparti ospedalieri, sui parcheggi, sugli spazi commerciali. Quindi c’è un tessuto di consiglieri di Municipio, di associazioni, di cittadini, di commercianti, di tassisti, di vigili urbani… cioè c’è tutto un gruppo che sta lavorando a un’idea di città. Anche a un ridisegno dei perimetri delle città, dei Municipi. Ci vogliamo far trovare pronti, non ci spaventa nessuna sfida. Stiamo governando il paese figurati se non ci sentiamo in grado di governare una cittadella come Roma.

L’editoriale di oggi del Messaggero di Virman Cusenza scrive ‘Raggi incapace’. E’ troppo?

Il giudizio lo lascio dare ai cittadini romani. Io sono romano acquisito perché ci lavoro e ci vivo ormai per buona parte della mia settimana, però non mi permetto di sostituirmi al giudizio di chi la vive, la lavora, la suda con passione per 365 giorni all’anno. Se dobbiamo stare ai risultati delle ultime elezioni è chiaro che i romani non sono soddisfatti. Poi ripeto, bacchette magiche non ce ne sono e i problemi non nascono adesso. Il problema di Ama, di Atac, di debito non nasce in questi tre anni. Sicuramente dal punto di vista della gestione quotidiana, e penso che fosse questo il ragionamento del direttore de Il Messaggero, dal punto di vista della manutenzione ordinaria, delle piccole grandi cose che poi sono quelle che fanno la differenza, la potatura degli alberi, la cura dei giardini, la puntualità dei mezzi pubblici, l’apertura delle metropolitane, l’asfaltatura delle strade, la raccolta dei rifiuti… Ecco per quello diciamo che non occorrono miliardi o grandi progetti. Occorre attenzione, occorre una squadra. Probabilmente alla Raggi è mancata anche la squadra.

Ecco, la squadra…

Io da solo non farei niente! Un sindaco ha la sua forza anche nel circondarsi di una squadra all’altezza. Però visto che sono andati via assessori, dirigenti, capi ufficio, capi dipartimento, di tutto e di più… Se non sei in grado di fare squadra non fai né il ministro né il sindaco.

Dunque bisogna trovare un vertice. Lo fa lei il sindaco di Roma?

Fare il Ministro dell’Interno mi impegna tutte le ore del giorno e anche della notte, perché ovviamente uno deve essere sempre collegato. Cercheremo un uomo o una donna all’altezza, però ripeto in grado di fare squadra. Uno può essere un genio, io non lo sono, in giro non ce ne sono, ma non sei in grado di fare squadra non vai da nessuna parte.

Di Maio lo sa questo?

Io lo dico da mesi, non perché sia un attacco politico, però basta girare, basta prendere un autobus, basta prendere un taxi. In periferia, ma come in pieno centro. Quindi è evidente che manca attenzione, manca cura, manca gestione del quotidiano, manca una visione.

Lei ha smontato un’obiezione, cioè che non ci siano i soldi per Roma. I soldi quindi ci sono?

Io sto parlando del Ministero dell’Interno. Noi spesso assegniamo i fondi alle città e ovviamente più è grande la città, più abitanti ci sono, più fondi ha. Quindi da questo punto di vista Roma è quella che giustamente e concretamente riceve più uomini, più fondi, più telecamere, più mezzi. Perché è chiaro che A) è la Capitale e B) ha 2 milioni di abitanti ed è Roma. Però non è solo una questione di soldi. Conosco anche altri comuni italiani che hanno i soldi, ma se non hai la squadra, o non li spendi, o li spendi male, o li spendi in maniera inutile e superflua… Poi ci sono anche le competenze della Regione. Sulla gestione delle case popolari, l’offerta sanitaria, che è uno dei temi su cui raccolgo più lamentele… Poi io sono sempre ottimista, spero che da domani cambi in meglio. Però ripeto in un anno sei messo alla prova, in due anni sei messo alla prova, quando sei al terzo anno qualche primo risultato dovresti anche vederlo. Il Sindaco Raggi, che ripeto io ho incontrato più volte al Ministero, ho incontrato più volte nei quartieri della città e stiamo lavorando insieme per lo sgombero dei palazzi e delle case popolari occupate abusivamente, sul piano rom, sulle telecamere… Io faccio tutto quello che riesco a fare con tutti i sindaci a prescindere dai colori. Ecco il Sindaco ha detto ‘ho seminato’, però qualche fiore dovrebbe pure sbocciare dopo tre anni di semina. Se non se lo pappano i gabbiani.


Il video completo dell’intervista al Vicepremier Matteo Salvini