La schiera dei “capitali coraggiosi” ha una nuova eroina in Carola Rackete.
Seguita ulteriormente la vicenda legata alla capitana teutonica, ennesimo chiaro tentativo dell’Unione Europea di scalzare il governo italiano, reo di essere populista e soprattutto non allineato al verbo liberista degli euroinomani.
Fa riflettere in particolare una foto della capitana Carola, che si accompagna al momento dello sbarco ad una Guardia di Finanza: un onesto lavoratore a dispetto della ragazza figlia di papà, con la casa a Londra e una serie di idee confuse sotto i rasta, ideali di una sinistra cosmopolita che continua a tradire le classi lavoratrici in nome di concetti astratti.
Facendo della vicenda la loro priorità operano nello stesso modo Delrio, Orfini e Fratoianni, che seduti accanto a Carola pensano di salvare l’umanità ma in concreto abbattono i diritti sociali.
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