In passato, la privatizzazione è stato un tema di orientamento generale internazionale. A cavallo tra gli anni ’80 e ’90, è stata diffusa l’idea che il privato era efficiente, a differenza del pubblico. Per anni è stato fatto credere ai cittadini che lo Stato dovesse essere amministrato come un’azienda. Questo è, in realtà, un grande equivoco: lo Stato non potrà mai essere un’azienda, perché ci sono servizi, come ospedali, trasporti, ecc., che sono necessariamente in perdita.
Ne consegue, quindi, che il tutto è stato pensato per demolire il concetto stesso di Stato. I cittadini finiscono per lavorare solo per pagare interessi passivi che lo Stato deve alle banche.
Con la privatizzazione, abbiamo privatizzato gli utili e pubblicizzato le perdite: il caso del ponte Morandi ne è una prova.