Durante la diretta di “Lavori in Corso“, riecheggia nuovamente la voce del prof. Antonio Maria Rinaldi, economista ed eurodeputato della Lega.
Con il politico si è entrato nel merito dei meccanismi di un regolamento che vige al Parlamento Europeo, un sistema “nel quale si tengono conto di tutte le forze rappresentate nel Parlamento. Tutte le forze politiche, di diverso orientamento politico, devono avere determinati incarichi istituzionali. Questo è sempre avvenuto nel passato, questa volta no“.
“Questo vuol dire che il gruppo dei sovranisti, di cui fa parte la Lega, i francesi della LePen, non sta ricevendo niente” ha proseguito Rinaldi “nonostante sia previsto che abbia un vicepresidente del Parlamento e dodici vicepresidenze nelle commissioni. Questo non sta avvenendo“.
“In occasione dell’insediamento del nuovo Parlamento, il giorno dopo c’è stata l’elezione del Presidente. Era uscente Tajani e il 3 si è votato per la presidenza e vicepresidenza” ha detto l’eurodeputato “E’ stato eletto Sassoli (e anche qui è strano che un partito che è uscito sconfitto riesce ad ottenere la presidenza del Parlamento). La cosa incredibile è che, nel suo discorso d’insediamento, Sassoli ha detto che sarebbero state tutelate tutte le voci presenti nel Parlamento, così come è sempre avvenuto. Due ore dopo, è avvenuto esattamente il contrario“.
In Parlamento Europeo, quindi, si sta cercando di mettere all’angolo le forze politiche che danno fastidio? Secondo Rinaldi, il concetto è “esatto. Evidentemente è una forma – queste sono parole di Tajani, che condivido – di debolezza, di paura da parte delle istituzioni perché hanno capito che l’aria è cambiata. Hanno paura di dare qualsiasi tipo di spazio a forze che sono perfettamente coperte e allineate, come lo loro desiderano“.