L’assassino del carabiniere la farà franca perché è americano

Per l’assassinio del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma, i sovranisti italiani avevano già dato la colpa all’africano di turno. Poi si scopre che il colpevole dell’omicidio non è il colpevole di tale efferata azione non è un uomo di nazionalità africane, ma statunitensi, e subito la loro ira si placa. Del resto, si sa, il nostro Paese è una colonia della nazione a stelle e strisce, che quindi può fare tutto ciò che vuole in Italia. A parole sovranisti, nei fatti totalmente servi di Washington.

Avendo sempre il massimo rispetto nei confronti dell’Arma italiana, rimane tuttavia incomprensibile la diffusione della foto dell’assassino del vicebrigadiere, bendato e ammanettato. E’ difficile capacitarsi del fatto che qualcuno all’interno delle forze dell’Ordine abbia deciso di mettere in circolo tale immagine. Sorge, quindi, una domanda: chi l’ha scattata? E a chi giova questo?

Ipotizzando un possibile e futuro scenario, probabilmente l’assassinio di Mario Cerciello Rega sarà instradato in America per evitare incidenti diplomatici, dato che qualcuno l’ha bendato, fotografato e fatto circolare la sua immagine in quelle condizioni. Alla fine, quindi, il colpevole dell’omicidio di Rega probabilmente la farà franca, rivelando ciò che in realtà già è posto in evidenza. Che l’Italia è una colonia di Washington.

RadioAttività, la pillola del giorno con Diego Fusaro (29/07/2019).


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