Mai come quest’anno il mercato è stato impietoso con dei mostri sacri del calcio europeo, campioni che fino a un’annata fa nessuno avrebbe dato per finiti o come possibili partenti dalla squadra attuale, ma le vie del calciomercato (quelle sì) sono infinte, e se in qualche ora può cambiare l’esito di una trattativa in un anno possono senz’altro cambiare i rapporti tra il cocco del presidente e la dirigenza stessa.
Ecco che in un attimo queste occasioni succulente si possono comprare anche a poco prezzo: a costo di disfarsi dell’oggetto della discordia, il presidente/dirigente/allenatore, fa un prezzo speciale alla fortunata che bussa alla porta per un’occasione come poche se ne vedono in quest’epoca avarissima di cash.
Categoria “Compro oro”
Uno che ad esempio – nonostante i rendimenti altalenanti – costa tanto è certamente Paulo Dybala. Rifiutate Manchester e Tottenham, quest’ultima – si dice – per volontà della Juventus stessa, che però fino all’altro ieri non si sarebbe fatta scrupoli a strappare lo scontrino allo United, pagante con la carta Lukaku, ormai nerazzurro.
Quest’ultima postilla va a inficiare sulla posizione di Icardi all’Inter, non ij campo ma nelle graduatorie dirigenziali. Ora Wanda Nara non potrà più contare sulla precarietà dei nerazzurri in attacco e l’Inter ha tutto l’interesse di disfarsi del bomber argentino, anche a costo di fare un piccolo sconto perfino in territorio italico (capito Juve?).
Più contorto il caso di Gareth Bale, ormai a lavare i piatti in casa Real. Il rapporto con Zidane è ai ferri corti: “Prima va via meglio sarà per tutti“, ha detto qualche settimana fa al termine di una partita di ICC. Messaggio ricevuto, ora l’attaccante gallese potrebbe iniziare una nuova avventura senza pensare troppo al portafoglio di Florentino Perez, che non può permettersi di tenere un giocatore senza futuro nella testa di Zidane.
Categoria “Low Cost”
Hanno un futuro molto più precario Arjen Robben e Frank Ribery, arrivati entrambi per 50 milioni di euro nel biennio 2007-2009 e partenti in simultanea dal Bayern Monaco. Non si parla certo di due giocatori Top, per forma fisica e – chiaramente – età, ma chi no n farebbe un pensierino su due svincolati del genere?
Mehdi Benatia è un altro appartenente alla categoria delle grandi occasioni. Attualmente di proprietà dell’Al-Duhail e lontano dall’esser scaricato dalla società qatariota, il marocchino partirebbe in un batter d’occhio. Ci aveva pensato la Juventus il giorno dopo aver ufficializzato Maurizio Sarri, ma ci ha fatto un pensierino anche il Milan e chissà che qualcuno non possa farsi avanti concretamente per sfruttare questa occasione negli ultimi giorni prima della dead line di mercato.
Mostri sacri della “Casa Blanca”
Il discorso di Modric – che interessa al Milan, e la cosa è reciproca – è meno precario degli esempi fin’ora trattati. Il Pallone d’Oro 2018 continua senza sosta a guardarsi intorno, fino a fissare lo sguardo sempre sul duomo milanese, quest’anno sponda rossonera.
In ogni caso il calciatore non disdegna la permanenza a Madrid in caso il Milan non tenti l’affondo a causa delle cifre astronomiche e, forse, fuori portata per il fondo rossonero, ma la continua ricerca di nuove avventure da parte del croato potrebbe presto avere risvolti interessanti.
Stessa storia per Marcelo, tormentone di inizio estate in casa Juve.
E’ appurato: resterà a Madrid un altro anno, o forse meno.
A gennaio la situazione potrebbe infatti cambiare, tutto sta a come andrà la nuova gestione di Zidane e, inevitabilmente, ogni cosa dipenderà dai risultati.
“Non partono, ma…”
Dulcis in fundo, Daniele Rugani ed Elseid Hysaj verrebbero ceduti volentieri dalle rispettive società, che non si farebbero comunque problemi a tenerli in attesa del miglior offerente. Mentre si sta per arenare la trattativa tra Juventus e Arsenal per il difensore bianconero, il Napoli attende offerte: 25 milioni la richiesta per il terzino albanese, mentre la richiesta più alta possibile verrebbe ascoltata dalla Juventus, per la quale Rugani costituirebbe una buona plusvalenza per dar fiato ai conti.
E Perin? C’è una causa alla sua uscita dalla Continassa in direzione Principato di Monaco: Gianluigi Buffon.
L’allenatore di questa squadra? Aspettiamo un anno e vedremo dove deciderà di allenare Massimiliano Allegri.