Il direttore de ‘Il Giornale’ Alessandro Sallusti è intervenuto ai microfoni di Radio Radio per parlare del caso delle violenze di Ragusa e della manifestazione di Roma contro il nuovo Governo.
“E’ un problema che riguarda l’efficienza della magistratura, è ovvio che non può stare sempre dietro a tutto, si deve dare delle priorità. Io penso che i casi di violenza siano socialmente più pericolosi dei casi di corruzione, invece mi sembra che la magistratura non perda un colpo nel perseguire tutto ciò che riguarda i colletti bianchi. Un violento non ti porta sui giornali o alla celebrità, mentre se indaghi un sindaco hai un momento di notorietà.
Il comportamento di Salvini resta un mistero, io non ho capito neanche perché un anno e mezzo fa accettò il Governo con i 5 Stelle, si è voluto infilare in questa cosa incomprensibile e poi in modo altrettanto incomprensibile se ne è disfatto.
La piazza che spaventa il potere è quella spontanea. E’ sempre bello quando le persone vanno in piazza, ma quando sono chiamate da partiti, politici o sindacati sono comizi. In questa manifestazione non si capisce se Salvini sia vittima o carnefice”.
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