“A Riace dietro l’accoglienza c’era una questione economica”. Intervista al nuovo sindaco Trifoli

Riace non più “paese dell’accoglienza” ma “paese dei Santi Cosma e Damiano”: questa la scritta che appare sul cartellone collocato all’ingresso del vecchio borgo calabrese. A deciderlo il neo sindaco leghista – succeduto a Mimmo Lucano – Antonio Trifoli, una linea che ha suscitato molte reazioni.

A esprimere il proprio punto di vista sulla faccenda è lo stesso primo cittadino della città calabrese, durante la diretta di “Lavori in Corso“.

“Mi dispiace che questo provvedimento abbia avuto un così ampio impatto mediatico. Il modello di accoglienza Riace non è finito con la mia amministrazione ma a causa di grossi problemi giudiziari. E’ chiaro che dopo 15 anni di una certa amministrazione i nostri compaesani hanno voluto dare un cambiamento alla vita politica eleggendo me. Evidentemente si aspettano delle politiche leggermente diverse. Il modello precedente ha causato fortissime disfunzioni, ha portato tantissime persone qui a Riace sotto forma di accoglienza ma in realtà negli ultimi anni era solo una questione di investimenti economici. Il nostro paese è di 1500 persone e non può permettersi cinque o seicento persone in accoglienza”.


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