Pagelle 5° giornata: Promossi e Bocciati

10) As Roma
Con le misure prese tempestivamente contro chi trova normale criticare una prestazione come quella di Juan Jesus rivolgendogli epiteti razzisti, è come se la società avesse detto: noi i razzisti non li vogliamo. Ed è l’unica forma di discriminazione praticabile. Etica. 

9) Cagliari
Qualcuno poteva pensare che il Brescia potesse mettere in difficoltà la Juventus (è accaduto); qualcun altro poteva ipotizzare che la Lazio rendesse la vita difficile all’Inter (è accaduto); nessuno, però, avrebbe osato pensare che il palleggio fluido e fulgido di Allan e compagni sarebbe stato imbrigliato dalla disposizione “a schermo” studiata ad arte da Maran. E non date retta alle tesi “marocchiane” dei ritmi compassati. È merito del Cagliari, punto. 

8) Andrea Belotti
Doppietta di sostanza e in rimonta, sciorinando parte del repertorio, tra conclusione secca (con collaborazione di Donnarumma) e rovesciata istintiva su rimpallo rocambolesco. Tira fuori il Torino da quello che sembrava un principio di purgatorio; sprofonda negli inferi il Milan.Indomito.

7) Franck Ribery 
Nelle veroniche che hanno preceduto la battuta per l’assist diamantato a Pezzella, c’è una summa delle sue doti tecniche; un compendio della poliedricità con cui, in carriera, ha reinventato il ruolo di ala. Che giocatore!

6) Fabio Liverani
Bravo nel descrivere le cose migliori che fa il suo Lecce con toni pacati, senza sofismi tattici, rendendo edotti anche i meno esperti. Normalità. 

5) Antonio Conte 
Non per il rendimento dell’Inter (sul suolo patrio), evidentemente, ma per aver rigirato, in conferenza, la frittata: alle domande sul razzismo, lui risponde spostando la questione sugli insulti che lo aspettano a Torino. Saccagnata finale, come di rito, ai giornalisti, descritti as usual come la scaturigine di ogni tensione e di ogni contrarietà.Manipolatore. 

4) Krzysztof Piątek
È vero che trasforma il rigore del momentaneo vantaggio milanista contro i granata; è ancora più indiscutibile però il fatto che in più di un’occasione manca il colpo del ko, da posizioni favorevolissime. Fuori asse, per il momento.

3) L’uscita di Pau Lopez sul raddoppio dell’Atalanta
Eh…

2) Gli attacchi di “fenomenite”
Assieme alle prime pioggerelle, arrivano puntuali le decisioni degli allenatori, che sembrano più preoccupati di stupire la stampa che di allestire la miglior formazione possibile, o quantomeno la più sensata.

1) Lo sguardo di Marco Giampaolo
Questo non è un voto, in realtà. È un bioritmo. 

Paolo Marcacci


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