Lezione di football della Juventus che torna in testa alla classifica proprio sul campo della capolista che finora aveva fatto filotto in serie A. Partita perfetta dei bianconeri, Sarri ha scelto l’uomo giusto, Dybala, per mandare in bambola i tre difensori interisti.
Conte ci ha capito poco anche per colpa dell’infortunio di Sensi ma la squadra ha pagato anche la fatica fisica e psicologica della trasferta di Barcellona. Due sconfitte consecutive non hanno bisogno di alibi, l’Inter deve crescere soprattutto nella testa del suo allenatore che finge umiltà ma al momento giusto smarrisce l’equilibrio.
Così è stato, l’Inter sconfitta nel gioco, nella qualità e nella quantità, soltanto un paio di bianconeri sotto la sufficienza, De Ligt, impacciato e pericoloso per i suoi, e Bernardeschi assolutamente nullo nel ruolo di mezzocampista nel senso vero.
Ottimi e abbondanti Cuadrado, Pjanic, Dybala, Higuain e i soliti minatori Matuidi e Bonucci. Ovviamente c’è anche Ronaldo ma non è una novità. Partita perfetta, dunque mentre l’Inter ha sbandato troppo, mai è sembrata in grado di ribaltare il risultato se non per episodi di gioco e non per una geometria valida.
Esce sconfitto Conte, al di là di qualunque giustificazione, Lukaku non vale né Icardi né ottantacinque milioni. Per fortuna dei nerazzurri Handanovic ha salvato la porta da altri guai. Si ricomincia dall’anno scorso, Juven tus prima e le altre a inseguire.
Tony Damascelli