Salvini, da ribelle a adepto dell’Unione Europea

Non ho in testa l’uscita dell’Italia dall’Euro o dall’Unione Europea. Lo dico ancora meglio, così i giornalisti smetteranno di alimentare fantasie strane. L’euro è irreversibile“.
Questo è quanto dichiarato da Matteo Salvini al rotocalco turbomondialista Il Foglio.

Eppure in molti rammenteranno che la Lega in un passato nemmeno troppo remoto era il partito dell’uscita dall’Unione Europea, in cui vi erano e vi sono tutt’ora teorici preparati e meritevoli del massimo rispetto, come il keynesiano Alberto Bagnai, che hanno propugnato l’uscita dall’Euro come sola via di salvezza.

Come spiegare allora siffatta strambata di Matteo Salvini, che da nemico giurato dell’Unione Europea sembra ora esserne un adepto?

Sovvengono alla mente le parole di George Orwell in “1984” riguardo il cambiamento del protagonista dell’opera: “Ogni cosa era adesso a posto, tutto era finalmente sistemato. La lotta era finita. Egli era riuscito vincitore su sé medesimo: amava il Grande Fratello“.

RadioAttività, la pillola del giorno con Diego Fusaro


Leggi anche: