Si legge in queste ore tra le pagine del rotocalco “Il Sole 24 Ore” un curioso articolo dal titolo “Draghi, dopo la BCE è tempo di dedicarsi al Bel Paese“.
“Soltanto Draghi è stato capace di tenere testa ai tedeschi“, si legge tra le righe del pezzo di Giancarlo Mazzuca, “può fare ancora molto per l’Italia“.
Si tratta insomma di una vera e propria beatificazione di Mario Draghi, l’uomo dei mercati speculativi, l’eroinomane di Bruxelles che ha sempre difeso gli interessi della finanza.
Ora la classe dominante, la global class cosmopolitica sta puntando su di lui per governare l’Italia.
Dopo il disgregamento dell’armata Brancaleone giallofucsia all’esecutivo ci sarà quindi il ben più preoccupante Mario Draghi, con un governo tecnico che duplicherà i moduli del precedente governo Monti, fatto ad hoc dall’élite eurocratica per massacrare gli italiani tramite riforme capitalistiche e turboliberistiche in nome del “ce lo chiede l’Europa“.
La global class cosmopolitica punta dunque su Draghi e cerca già da ora di indurre l’opinione pubblica a celebrarlo con una campagna ideologica, facendolo apparire come il salvatore e il redentore del Bel Paese.
E’ importante rammentare che nello scacchiere del conflitto di classe, Mario Draghi rappresenta la classe dominante e non certo l’interesse nazional-popolare.
“Gli italiani dovrebbero cedere tutta la sovranità politica dopo aver già ceduto quella monetaria ed economica“, dice in una sua famosa citazione: ebbene questo sarà l’obiettivo del suo governo, ovvero tramutarci in una colonia dell’Unione Europea e di Bruxelles.
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