Non solo Salaria, nel Lazio 8 impianti per trattamento rifiuti

Capitale in allarme per l’incendio divampato stamane all’impianto di trattamento dei rifiuti Tmb Salario di Roma. Le fiamme, che hanno dato vita a una densa nube nera e a un forte odore di bruciato, si sono propagate da un capannone di circa 2000 metri quadrati. Quello di via Salaria non è l’unico impianto presente nella regione. Sul territorio del Lazio, secondo quanto ricostruito sul sito dell’Arpa, sono in tutto 8 gli impianti per il trattamento meccanico biologico (Tmb). Oltre a quello di via Salaria, gli altri 7 impianti sono collocati ad Albano Laziale (Rm), Colfelice (Fr), Aprilia (Lt), Malagrotta 1 (Rm), Malagrotta 2 (Rm), Rocca Cencia(Rm) e Viterbo (Vt). In tutto i principali impianti di gestione dei rifiuti urbani presenti sul territorio laziale sono 21: 10 discariche, 8 impianti per il trattamento meccanico-biologico (TMB) e 3 impianti di incenerimento/gassificazione.

Il trattamento Meccanico-Biologico (Tmb), spiega Legambiente Lazio, nel ‘Dossier rifiuti Roma 2018’, è impiegato per ridurre la frazione di rifiuti indifferenziati destinata alla discarica e recuperare quei materiali che possono essere riciclati o recuperati. Una prima fase meccanica consente la separazione e classificazione dei vari componenti dei rifiuti utilizzando sistemi meccanici automatizzati, come magneti e vagli. La fase successiva coinvolge principalmente i processi di compostaggio e digestione anaerobica della frazione umida proveniente dalla prima fase.

Secondo i dati elaborati dall’associazione ambientalista solo la capitale produce qualcosa come 1.700.000 tonnellate annue di rifiuti totali, con media giornaliera di 4.700 tonnellate e di questi, 1 milione di tonnellate sono ancora indifferenziato che passa nei Tmb di Ama e privati con una forte migrazione in altri territori del Lazio, altre regioni e Austria.