Ci avevano avvertiti nel 1992: “State creando l’Europa dei capitali, dei razzismi e dei profughi”

In Europa c’è un deficit di democrazia che riguarda l’Italia, siamo l’unico paese a cui hanno sequestrato la conoscenza, il dibattito e la decisionalità sulle conseguenze dei vincoli del Trattato di Maastricht. Ci raccontano quotidianamente tutti i media e tutti i giornalisti che in nome di questo Trattato dobbiamo fare sacrifici, che lo Stato sociale deve essere ridotto, che il salario nominale deve scendere. Il tutto senza che possa esserci un dibattito o una discussione.

I veri anti-europeisti sono i signori del Governo che in nome della finanza e del capitale hanno distrutto l’Europa solidale, dei popoli e della comunità. Stanno costruendo l’Europa dei capitali, dei razzismi e dei profughi. La vera Europa dovrebbe essere quella democratica, pacifista e ispirata alla giustizia sociale e alla solidarietà. Una Europa in cui i popoli possano comunicare reciprocamente le proprie identità.

Questi discorsi e questi temi visionari e terribilmente attuali risalgano a un parlamentare, Giovanni Russo Spena, in occasione dell’approvazione del Trattato di Maastricht nel 1992. Questo dimostra che tutti sapevano e qualcuno li aveva addirittura avvertiti. Ma il golpe e la firma sul Trattato ci furono lo stesso… il Presidente della Camera era Giorgio Napolitano e tra i firmatari della ratifica c’era Sergio Mattarella. Che altro aggiungere?

Ci avevano avvertito nel 1992: “State creando l’Europa dei capitali, dei razzismi e dei profughi”

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