Andrea Romano, deputato del Partito Democratico, è stato ospite in studio a Radio Radio nel programma “Lavori in Corso” con Luigia Luciani e Stefano Molinari.
Tanti i temi trattati, dall’alleanza PD e Movimento 5 Stelle al nuovo partito di Renzi ‘Italia Viva’, dal caso dell’ex ILVA alla ricandidatura della Raggi come sindaco di Roma.
Ecco il video con l’intervista completa ad Andrea Romano.
Sul MOSE:
“I fatti tragici di oggi sono un motivo in più per cui il MOSE va completato. E’ vero che oggi il PD è al Governo con una forza, i 5 Stelle, che non lo voleva. Loro però hanno anche un comportamento tale che li porta a cambiare idea su tante cose, e un po’ non è neanche male. Se hanno cambiato idea, ad esempio, sull’ILVA, possono anche cambiare idea sul MOSE. Ho sentito oggi delle dichiarazioni che ribadivano una posizione sbagliatissima dei 5 Stelle per cui il MOSE non serve, ma anche altre per cui va completato anche se non serve. A volte in questi cambiamenti sono un po’ contraddittori. Farebbero meglio a dire “abbiamo cambiato idea, abbiamo capito che le grandi opere non si possono fermare”. Sono un po’ come degli adolescenti che stanno diventando adulti.
Però ci sono degli adulti che sono peggio degli adolescenti, parlo della destra estrema e aggressiva di Salvini. Il Governo ideale avrebbe previsto l’assenza dei 5 Stelle, un monocolore del PD, ma i Governi ideali sono difficili da realizzare“.
Sulla ex ILVA:
“Su ILVA non possiamo fallire, dobbiamo prevedere il ritorno al tavolo di Mittal. Hanno degli accordi precisi con lo Stato italiano e quegli accordi vanno mantenuti. Per togliere un alibi a Mittal possiamo anche prevedere un ritorno dello scudo penale. Anche su questo le divisioni dei 5 Stelle ci sono e sono palesi, però sarebbe bene che non si ripercuotessero sul Governo”.
Sulla legge elettorale:
“La legge elettorale su cui stiamo lavorando prevederà una formula molto equilibrata che permetterà di sapere non solo chi ha vinto le elezioni e di governare ma anche di tutelare e rappresentare le minoranze”.
Sul Movimento 5 Stelle:
“Siamo al Governo insieme da 69 giorni? Sembravano di più… però è stato bello, anche le cose belle sembrano durare di più (ride, ndr). Sarebbe utile che i 5 Stelle tagliassero il cordone ombelicale con Rousseau, è una associazione privata. Abbiamo criticato tanto Berlusconi e il partito azienda… si trasformassero anche loro in un partito normale. In questi giorni ci sono polemiche politiche interne ai 5 Stelle che nessuno capisce davvero, perché non hanno una direzione o un congresso. Però sono discussioni che rischiano di ripercuotersi sul Governo”.
Sul razzismo e la vicenda di Galeazzo Bignami:
“Ogni giorno sento parlare Salvini e Meloni, ogni giorno sento dei leader che fomentano razzismo e odio… L’altro giorno leggevo un sondaggio che dice che il 55% degli italiani non è razzista e non giustifica atti di razzismo ma li ritiene possibili. Questo vuol dire che c’è un’assuefazione sui fenomeni di razzismo. Alcune forze politiche hanno detto agli italiani che è giusto avere sempre più paura dello straniero. Prendere di mira delle categorie etniche è un meccanismo che abbiamo già visto nella storia… Possiamo ridiscutere i criteri delle assegnazioni delle case popolari ma l’atto di Bignami è volto a fomentare”.
Sulla crescita della Lega:
“Non critichiamo mai gli elettori. Però faccio un esempio legato alla mia storia, a Livorno. Nei quartieri in cui il PCI prendeva percentuali enormi, c’è stata una grande avanzata della Lega. Sono cittadini che hanno creduto alla propaganda della Lega e che dobbiamo far ricredere. Ormai non esistono più le roccaforti. La propaganda dei sovranisti è efficace, usano lo strumento della paura che però non dà risposte. E’ sempre più facile denunciare problemi che trovare soluzioni. La sfida è difficile, però non sono imbattili. C’è inoltre una competizione molto forte tra la Meloni e Salvini che oggi ancora non vediamo e che emergerà. Oggi è fondamentale presidiare la resistenza a questa destra, sono convinto che alle prossime elezioni, dopo aver dimostrato che sappiamo governare meglio della Lega, i risultati saranno molto più aperti”.
Sulla Raggi:
“Vivo a Roma parte della settimana, come si fa ad essere positivi sull’amministrazione Raggi? Sappiamo che Roma non è facile, ma come si fa a dire che è stata una buona amministrazione? Il mio invito ai 5 Stelle, anche per il bene dell’alleanza, è di dire che non ricandideranno la Raggi, che cambieranno il cavallo. Io credo che dovrebbe chiedere aiuto, che l’umiltà in politica sia fondamentale. La Raggi non solo non è una buona sindaca ma è anche arrogante. I 5 Stelle dovrebbero puntare su un altro candidato per il bene di Roma. La capitale d’Italia è diventata un problema nazionale”.
Su Renzi:
“A me è dispiaciuta molto la scelta di Renzi, sono legato a lui. Non l’ho seguito in ‘Italia Viva’ per molte ragioni. A me piacciono i partiti in cui si decide liberamente chi deve essere il capo, ad esempio, io non ho votato Zingaretti ma penso che stia facendo bene come Segretario. Mi chiedo quando faranno le primarie in Italia Viva? E’ bello che un partito possa essere scalabile come ha fatto lo stesso Renzi, è stata una bella storia di coraggio. Un altro motivo per cui non ho condiviso la sua scelta è perché penso che questa faccia male al PD e sia un favore alla destra. Renzi non può diventare Macron dall’oggi al domani. Non mi sembra una storia destinata al successo, avrebbe fatto meglio a restare al PD”.
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