Intervista ► Bonafede: “Se il giudice scende in politica poi non può tornare in magistratura”

Al Coni si festeggiano gli atleti olimpici e paralimpici delle Fiamme Azzurre. I ragazzi e le ragazze del gruppo della Polizia Penitenziaria sono stati premiati con una pergamena dal Dap e dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per i risultati ottenuti nel 2019. Gli atleti hanno ricambiato regalando al ministro la tuta azzurra. Tra i premiati, lo schermidore Aldo Montano, la pistard Letizia Paternoster, la ciclista Elena Cecchini. Ora lo sguardo è rivolto alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

A fare gli onori di casa, il presidente del Coni, Giovanni Malagó, e quello del Comitato italiano Paralimpico, Luca Pancalli. Il prestigio di condurre la giornata è stato del nostro direttore Ilario Di Giovambattista.

L’occasione ci ha dato anche l’opportunità di intervistare il ministro Alfonso Bonafede su alcuni temi al centro del dibattito politico.

Ecco cosa ha detto il ministro della Giustizia a Ilario Di Giovambattista.

“Verrà sottoposto al vaglio della maggioranza ma nella mia proposta è già previsto che scende in campo in politica – che è liberissimo e legittimato a farlo – non è più terzo e non può tornare alle funzioni giudicante o requirente. In aggiunta, io pongo dei limiti in più anche per chi si candida e magari non viene eletto. Sei comunque sceso in campo”.


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