La nascita delle banche è legata alla Divina Commedia. Proprio così.
Ne capiamo il motivo rileggendo San Luca, nel discorso della montagna: “Date i soldi senza aspettarvi niente indietro” era l’insegnamento. Chi insomma voleva arrivare al regno dei cieli non doveva praticare l’usura, cioè l’interesse.
Per questo l’usuraio all’epoca era praticamente peggio della prostituta, perché persino quest’ultima – a suo modo – guadagnava con fatica e sudore.
Anche Dante mette nello stesso girone dell’inferno usurai, sodomiti e bestemmiatori, ma, ironia della storia, ciò che consente la nascita della banca è un’invenzione religiosa.
Forse nemmeno Dante stesso aveva piena coscienza di ciò che sarebbe successo grazie all'”invenzione” del Purgatorio.
La visione medievale della quale abbiamo parlato sull’usuraio sfocia infatti in un compromesso: l’usura viene consentita in cambio del Purgatorio e l’usuraio poteva lavarsi l’anima donando periodicamente denaro ai poveri tramite la Chiesa.