L’inganno di Greta e Bergoglio, due strumenti per celare i veri colpevoli del dramma ambientale

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro

In questi giorni giorni la voce del padronato cosmopolitico ‘La Repubblica’ ha celebrato con entusiasmo l’azione di ‘BlackRock‘, che promette battaglia alle aziende non sostenibili. Come se la responsabilità dei drammi ambientali non fosse del capitalismo, ma degli operai in coda al traffico per andare al lavoro.

Ora abbiamo capito a cosa serve davvero Greta Thunberg: il capitalismo ha un disperato bisogno di rinnovarsi, e la Green Economy crea quest’illusione.
Ci troviamo nella nuova dimensione del capitalismo che, seppur dipinta di verde resta sempre tale. Un cubo rovesciato resta pur sempre un cubo.

Nella Green Economy c’è un nuovo settore del mercato che il capitale imporrà agli Stati nazionali ai danni delle classi lavoratrici coi suoi costi immensi.

Usano Greta così da manipolare l’opinione pubblica e colpevolizzare i ceti dominati per un fatto di cui non hanno responsabilità. La Chiesa di Bergoglio compra questa causa e il suo nemico principale non è più il nichilismo, non è più la scristianizzazione, ma la plastica.

Peccato che il solo modo per tutelare l’ambiente sia il cambiamento del modello di sviluppo, quindi l’esodo dal capitalismo che tratta l’ecosistema come fondo illimitato di beni.


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