Ministero del Tesoro e Banca Centrale: il divorzio che ha distrutto i risparmi degli italiani

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi

Sul debito pubblico sono tante le bufale propinate dai giornali e dalle trasmissioni televisive che vanno smentite.
Va ricordato innanzitutto che il debito pubblico italiano è per 2/3 nelle nostre mani, perché negli anni ’90 abbiamo pensato bene di portarne circa 1/3 nelle mani degli esteri.

Ciò che non viene mai detto è che in economia c’è una partita doppia: un dare e un avere, questo si realizza in termini di deficit (entrate statali minori della spesa) e di surplus (spesa dello Stato minore delle entrate). Ad anni di credito si alternano anni di debito.

Lo spiega bene un’americana come Stephanie Kelton, attualmente economista capo presso la minoranza Democratica della commissione bilancio del Senato USA. Cosa dice la Kelton? Che a un surplus privato corrisponde un deficit pubblico e viceversa, sono due rette perfettamente speculari.

Negli ultimi vent’anni in Italia c’è stato un surplus pubblico, ma quand’è che il risparmio degli italiani è evaporato? Semplice, col divorzio tra Ministero del Tesoro e Banca Centrale. Quest’ultima da allora non sarà più obbligata ad acquistare i titoli del debito pubblico italiano ed è così che l’Italia dal 25% di risparmio delle famiglie sul reddito passa a poco più del 2% attuale.


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