Zero contante in favore della tracciabilità? Si arriverà a questo per “lottare” contro l’evasione fiscale? Francesco Vergovich ne ha parlato a ‘Un giorno speciale’ con Marco Antonellis, direttore di “Palazzi e Potere” sul sito affaritaliani.it, e Mauro Masi, Presidente Banca del Fucino e Banca Igea.
“E’ molto discutibile – commenta Mauro Masi – che ci sia una relazione così diretta tra l’utilizzo del contante e l’operazione illegale o il riciclaggio. Io do una presunzione di saggezza a chi segue queste cose tecnicamente, però vanno usati con cautela questi blocchi. Poi bisogna vedere il discorso delle commissioni sulle carte di credito. L’utilizzo quasi totale della carta di credito va messo in relazione all’abbattimento delle commissioni, perché se no sarebbe un ingiustificato vantaggio a favore dei gestori delle carte.
Ci sono dei settori, gli anziani, quelle fasce della popolazione più disagiate… In cui l’utilizzo del contante non è una problematica di riciclaggio, ma proprio una necessità vitale. Questi temi vanno usati con molta cautela”.
“Ormai c’è questa logica – interviene Marco Antonellis – per cui tutti i problemi si risolvono con la logica del Grande Fratello: controlliamo tutto, tracciamo tutto… In realtà poi non sai nemmeno cosa vai a tracciare. Chi vuole sfuggire ai controlli, che molto spesso non è il cittadino qualunque, il ceto medio, chi vuole by-passare queste tracciabilità sa benissimo come farlo. Quindi in realtà rischi solo di andare a tartassare i soliti noti”.
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