QUARTA sconfitta interna su CINQUE partite della gestione Gattuso (e pensare che l’unica squadra battuta è stata la JUVENTUS!).
Certamente quella di questo pomeriggio contro il Lecce (2-3) è la più inattesa, considerato l’ottimo periodo dal quale la squadra azzurra era reduce, al punto che alle pendici del Vesuvio si era iniziato nuovamente a pensare alla qualificazione in Champions League visto il passo a rilento tenuto in questo inizio 2020 da Roma e Atalanta.
Il Napoli è ricaduto nuovamente nello spettro delle sue paure in quanto dopo un avvio promettente di gara non ha avuto la forza di reagire alla prima avversità (l’improvviso gol di Lapadula al primo tiro in porta). Gli azzurri restano così (al pari dell’Udinese) l’unica squadra ad avere sempre perso in casa ogni qualvolta è andata in svantaggio.
La questione mentale, molto più di quella prettamente tecnica, è ancora evidentemente alla base dei mali del Napoli di quest’anno.
Togliersi definitivamente il pensiero della qualificazione alla prossima Champions League può paradossalmente essere un vantaggio per il prosieguo di questa travagliata stagione che vede comunque gli azzurri ancora
- in pienissima corsa in Coppa Italia (la settimana prossima c’è la semifinale contro l’Inter),
- agli ottavi di finali di Champions League contro il Barcellona più instabile degli ultimi 20 anni,
- con la possibilità di raggiungere comunque l’Europa attraverso la rincorsa al 6° (o 7° posto) decisamente più agevole rispetto a quella al 4° posto.
Vittorio de Gaetano